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Arrestato don Michele Barone: esorcismi e violenza sessuale

Gaetano Pecoraro 23 febbraio 2018
Violenze sessuali durante i riti di esorcismo, anche su minorenni.

Con queste pesantissime accuse è stato arrestato don Michele Barone. Vi abbiamo parlato di lui una settimana fa, proprio per i presunti esorcismi su una 13enne, in un servizio di Gaetano Pecoraro. 
Il sacerdote, secondo quanto emerso nell’ordinanza di custodia cautelare, avrebbe abusato sessualmente di alcune donne su cui praticava gli esorcismi. Il caso, infatti, non riguarderebbe solo la ragazzina di cui vi abbiamo raccontato, ma numerose altre donne. Secondo la Procura, don Michele Barone avrebbe generato “nelle giovani donne la convinzione di essere possedute dal demonio”, sottoponendole “a trattamenti disumani e profondamente lesivi della loro integrità fisicopsichica, nonché della loro dignità”. Inoltre, le vittime sarebbero state costrette a subire numerosi atti sessuali contro la loro volontà: “palpeggiamenti in zone erogene, denudazione e l’aberrante prassi di dormire, nude, insieme al prete e alla sua amante”. 
Una delle vittime di don Michele, secondo quanto riporta la procuratrice Maria Antonietta Troncone, “in virtù di una profonda manipolazione psicologica subita a seguito dell’interlocuzione col sacerdote e in evidente condizione di inferiorità fisica e psicologica rispetto allo stesso, è stata costretta in più circostanze, a compiere e a subire atti sessuali, con la minaccia che, nell’ipotesi di rifiuto, sarebbe stata certamente “punita” dalla Madonna, da San Michele e da altri Angeli e Santi”.
Dopo essere stato sospeso, in seguito alla messa in onda del nostro servizio, ora la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha chiesto ed ottenuto l’arresto del sacerdote. 


Mentre don Michele si trova in carcere, i genitori della bambina di cui vi abbiamo raccontato la storia sono agli arresti domiciliari, come anche il poliziotto Luigi Schettino, che avrebbe provato a frenare le indagini. 
La nostra Iena Gaetano Pecoraro si trovava all’aeroporto di Napoli Capodichino quando ha appreso dell’arresto. Era lì proprio per incontrare don Michele: “Eravamo venuti qui con la troupe perché ci avevano detto che don Michele Barone sarebbe atterrato qui adesso. Perché, nonostante la sospensione e le indagini, aveva comunque deciso di partire per uno dei suoi pellegrinaggi. Ci avevano detto che con lui ci sarebbe stata anche la piccola Giada”. “Spero che la magistratura faccia tutto quello che deve fare e spero che la piccola Giada riesca a trovare al più presto un po’ di serenità”.
Il servizio della nostra Iena, andato in onda nella puntata di mercoledì 14 febbraio, racconta la storia di una bambina di 13 anni che sarebbe stata vittima di ripetuti esorcismi, che abbiamo chiamato Giada. Sua sorella, che abbiamo chiamato Arianna (entrambi i nomi sono di fantasia), è venuta da noi in cerca di aiuto perché “abbandonata dalla sua famiglia e dalle istituzioni”. 
Tutto inizia, nel racconto di Arianna, quando Giada è piccola e a casa scoppia un litigio: i genitori scoprono l’omosessualità di Arianna e reagiscono con violenza alla notizia. La piccola Giada ha una grave reazione psicosomatica: “Tutto d’un tratto non riusciva più a muovere le gambe”. I medici consigliano una psicoterapia accompagnata da farmaci leggeri. 
Arianna prosegue: i genitori portano la sorelle ad alcune “messe di guarigione”, poi si rivolgono a un sacerdote famoso per le sue apparizioni in televisione in cui parla di esorcismi, don Michele Barone. Il prete avrebbe fatto interrompere le cure della bambina, iniziando rituali in cui si esercita violenza su Giada. Con l’assenso dei genitori, Arianna sarebbe stata poi allontanata con l’accusa di avere un legame con il demonio.
Arianna si è rivolta alla polizia, presentando un esposto contro Don Michele per allontanarlo dalla sua famiglia. Un ispettore, seguace del sacerdote, avrebbe risposto ad Arianna di stare “tranquilla perché Giada è in mani sicure”. Associandosi al vescovo Angelo Spinillo e alla stessa madre di Angela, in un invito, sostiene Arianna, a ritirare l’esposto. In cambio avrebbe potuto rivedere la sorella. 
“Per venire incontro alle legittime domande di tanti e per chiarezza e serenità, in ordine a quanto trasmesso da Le Iene, desidero precisare che non avevo chiesto di ritirare l’esposto presentato alla polizia contro il sacerdote Michele Barone”, sostiene il vescovo in un comunicato stampa. “Non è vero nulla”. I genitori di Giada e Don Michele Barone in un comunicato stampa congiunto avevano smentito tutto: le violenze, di aver interrotto le cure mediche e di aver suggerito di ritirare l’esposto. 
Ci eravamo impegnati a non lasciare sola la piccola, e subito avevamo messo a disposizione il contatto di un importante studio legale. E mettendo a disposizione il materiale video in nostro possesso. Oggi c’è stato uno sviluppo clamoroso in questa terribile storia. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.