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Messico: soffoca e squarta la moglie e le figlie e tenta di bruciare i resti

M. Piazzese 9 gennaio 2018
Un ex poliziotto federale è stato arrestato per aver soffocato e accoltellato la moglie e le due figlie, per poi squartarle dando fuoco ai resti per paura che, decomponendosi avrebbero creato cattivi odori.

E’ successo nel municipio del Tecamac in Messico. Il soggetto arrestato è un ex poliziotto federale che ha confessato l’omicidio della moglie Alicia Ester di anni 33, della figlia più piccola Lorena di anni 2 e dell’altra figlia Alejandra di anni 5.
A quanto pare gli omicidi sono stati commessi nella notte tra il 31 dicembre 2017 e il 1° gennaio del 2018, ma sono stati scoperti soltanto l’8 gennaio. La scoperta è stata possibile a causa del forte odore di resti umani che si stava diffondendo nelle vicine abitazioni.
E anche perché gli abitanti di quella zona avevano visto aggirarsi nei dintorni, il loro vicino, il signor Lopez in modo nervoso e turbato.


Una scena raccapricciante
All’arrivo della #Polizia l’uomo è stato trovato con dei vestiti in mano nell’atto di bruciarli. I poliziotti, dopo aver visto delle fiamme provenire dall’appartamento dell’uomo, hanno allertato i vigili del fuoco. Dopo aver domato le fiamme, ai pompieri e ai poliziotti si è presentata davanti una scena raccapricciante. Nella camera principale vi erano i resti dei corpi della moglie e delle figlie dell’ex poliziotto. I corpi presentavano ferite di arma da taglio, gli arti erano mutilati, anche le teste ed erano in un avanzato stato di decomposizione.
Le vittime presentavano anche diverse ustioni. L’uomo fermato si chiama José Lopez Bautista, ha 30 anni e ha lavorato nella polizia federale dal 2008 al 2013.
Ha confessato di aver ucciso la moglie e le figlie apparentemente sotto l’effetto di qualche droga. Il Procuratore generale dello Stato del #messico ha avviato le relativi indagini.


Omicidio o femminicidio?
Gli abitanti della zona hanno inoltre rivelato che José era molto geloso della moglie e che, ultimamente, aveva avuto qualche problema con qualche vicino di casa e che qualcuno gli aveva perfino bruciato l’automobile e lo aveva truffato. La sera del 7 gennaio l’avevano sentito urlare troppo e avevano intuito che qualcosa era accaduto ad Alicia e alle sue bimbe. I parenti delle vittime hanno presenziato alla macabra scoperta, ma non hanno voluto rilasciare dichiarazioni. L’ex poliziotto è stato trasportato in carcere e il Procuratore generale deciderà al più presto se il crimine commesso verrà classificato come “omicidio” o “#femminicidio”.