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I corsi di difesa personale a favore la parità di genere in India

NICOLAS LOZITO 03.01.2018
Lo sguardo forte e sorridente, i pugni uniti, la divisa rossa. Un’energia che va oltre alla forza fisica.

In una parola: Sashakti. Che in hindu significa “affermazione di sé”. Il nome non solo descrive la sensazione della protagonista di questa foto, scattata il 28 dicembre a Nuova Delhi, ma anche un programma governativo attivo dal 2016. 

Nella metropoli indiana, infatti, la polizia e le scuole organizzano dei corsi dedicati alle ragazze dai 6 ai 17 anni. Le giovani seguono corsi di arti marziali (nella foto, un momento della parata finale di uno di questi corsi), sicurezza personale, educazione a internet e ai social network. L’obiettivo è doppio: primo, dare loro gli strumenti per proteggersi, secondo, e più importante, sviluppare la consapevolezza della loro forza.
A oggi sono 20 mila le ragazze che hanno seguito i corsi del programma. Si punta a 100.000 solo nella città di Nuova Delhi. A essere coinvolte sono le bambine dei quartieri meno sviluppati della metropoli, che rischiano ogni giorno violenze e furti. Anche i maschi vengono coinvolti in alcuni corsi: imparano a intervenire in caso di pericolo o feriti, e vengono istruiti rispetto ai temi della violenza sessuale sui minori. 
I princìpi della parità di genere erano alla base della civiltà indù (nei testi vedici già se ne parla), ma con il tempo sono stati dimenticati. Negli scorsi secoli si sono diffusi fenomeni di violenza e imposizioni sociali: spose bambine, infanticidi o il famigerato sati, la pratica funeraria che prevedeva che una vedova dovesse morire bruciata viva sulla tomba del marito. 
Con l’Indipendenza indiana del 1947 la tendenza si è invertita. In quell’anno Jawaharlal Nehru, braccio destro di Gandhi e primo ministro fino al 1964, disse: «Puoi capire quale sia la condizione di una Nazione guardando la condizione delle sue donne». La parità di genere è ancora un obiettivo lontano per il Paese con mezzo miliardo di donne. Ma di fronte agli occhi di questa ragazza, si può guardare con più ottimismo al futuro.