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Pedopornografia, Unicef: 53% dei bambini abusati ha 10 anni o meno

Tgcom24 11/12/2017
Il 53% dei bambini abusati e sfruttati per produrre sul web contenuti pedopornografici ha 10 anni o meno. A segnalare il dato “sconcertante, ma allo stesso tempo inferiore al 69% del 2015” è l’Unicef nel suo rapporto sulla “Condizione dell’infanzia nel mondo 2017”. In aumento il numero di immagini di bambini dagli 11 ai 15 anni: dal 30% nel 2015 si passa al 45% nel 2016.

Nove url con contenuti pedopornografici su dieci identificati a livello mondiale sono localizzati in cinque paesi: Canada, Francia, Olanda, Russia e Usa.
Internet, un utente su 3 è un bimbo – Dal rapporto dell’Unicef emerge anche che un utente di Internet su 3 nel mondo è un bambino. Eppure – segnala l’organo delle Nazioni Unite – “è stato fatto ‘troppo poco’ per proteggere i più piccoli dai pericoli del mondo digitale e per aumentare il loro accesso a contenuti sicuri online”. I giovani rappresentano il gruppo di età più connesso: nel mondo, il 71% di loro è online, comparato al 48% della popolazione totale. Quelli africani sono i meno connessi, con circa 3 giovani su 5 offline, a fronte di solo 1 su 25 in Europa.
I rischi – La presenza diffusa dei dispositivi mobili, sottolinea lo studio, ha reso l’accesso al web per molti bambini meno controllato e potenzialmente più pericoloso. Reti digitali come il “web sommerso (“Dark Web”) e le criptovalute come Bitcoin” stanno agevolando le peggiori forme di sfruttamento e abusi, fra cui la tratta e l’abuso sessuale di bambini online “su richiesta”. Inoltre, il rapporto analizza come Internet aumenti la vulnerabilità dei bambini a una serie di rischi, fra cui l’uso improprio delle loro informazioni personali, l’accesso a contenuti dannosi e il cyberbullismo.
Cosa pensano i giovani di Internet? – Alla domanda “cosa non ti piace di internet”? Il 23% ha risposto “La violenza” (le ragazze tendono a essere più turbate dagli episodi di violenza, 27% contro il 20% dei ragazzi); il 33% ha risposto “I contenuti pornografici indesiderati”, segnalati in egual modo dalle ragazze (32%) e dai ragazzi (33%). Alla domanda “cosa ti piace di internet”? Il 40% ha risposto “Imparare nuove cose per la scuola o la salute”; il 24% ha risposto “Acquisire competenze che non posso imparare a scuola”. Alla domanda “come hai imparato ad utilizzare internet”? Il 42% ha risposto di aver imparato da solo.
Diseguaglianze e divario di genere – La tecnologia digitale può essere insidiosa, ma può anche offrire dei benefici ai bimbi svantaggiati, aumentando il loro accesso alle informazioni. Il rapporto dell’Unicef, però, rivela che milioni di ragazzi stanno perdendo questa opportunità. Circa un terzo dei giovani del mondo – 346 milioni – non sono online, aggravando le disuguaglianze e riducendo la capacità dei bambini di partecipare a un’economia sempre più digitale. Inoltre, circa il 56% di tutti i siti web sono in inglese e molti bambini non possono trovare contenuti che comprendono o che siano culturalmente rilevanti.
Nel 2017, a livello globale, ha usato Internet il 12% in più degli uomini rispetto alle donne. Questo dato dimostra l’esistenza anche di un divario di genere. In India, meno di un terzo degli utenti sono donne.