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L’altra donna

trad. di Francesca Tramontana
Ti domandi se
sto seriamente dubitando del mio
intento 
questa spietata inclinazione
 questo desiderio vendicativo di distruggere
ciò che non posso avere
Dormire su me sarebbe il tuo errore
fatale
sottovalutare la rabbia furiosa
che imperversa nel mio essere
cancellando il razionale e la calma 
annientando la logica e la ragione
Pensi che non voglia rompere 
quel
sottile guscio che modella 
e forma il tuo mondo
esporre il tuo animo errato ed
egoistico
Le farò sapere che ogni tuo sapore ha
un
persistente residuo mio e
ogni tecnica che hai mai insegnato
l’hai imparata nel mio santuario
segreto
Vorresti mettermi in un angolo 
con
gli ultimatum di lealtà e silenzio
accompagnati da monogamia o altro
in cambio del mantenimento del tuo
stile di vita e
d’incontri occasionali, offrendo
piccole parti di te 
perché io non posso avere il tutto
Il mio rifiuto scintilla del tuo
addio 
dopo che la mia morale è stata compromessa 
l’autostima demolita e il
rispetto per me stessa misurato,
prezzato, barattato e venduto

Fidati,
se attraversi quella porta non ho nessun problema 

farò quella chiamata.