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Migranti, Kern: «Più sensibilità con l’Italia»

22 Luglio 2017

Il cancelliere contro il suo ministro degli Esteri: «Non finiremo nel gruppo con Orban e la Lega. Al Brennero emergenza inesistente».

Sui migranti l’Austria ammorbidisce i toni e ancora una volta ci ripensa. «Serve più sensibilità nei confronti dell’Italia», ha detto il cancelliere austriaco Christian Kern al quotidiano viennese Presse am Sonntag dopo una telefonata con il premier italiano Paolo Gentiloni. Il leader dei socialdemocratici ha ammonito il suo ministro degli Esteri e leader dei popolari Sebastian Kurz: «Così non va, non possiamo posizionarci contro l’Italia», ha affermato. Kern ha poi definito «comprensibile» il rammarico di Roma.

«AL BRENNERO EMERGENZA INESISTENTE». Per il cancelliere «al Brennero viene messa in scena un’emergenza che non esiste». Ancora oggi, ha sottolineato nell’intervista, «dai Balcani arrivano più richiedenti asilo che dal Brennero. Una chiusura del Brennero colpirebbe soprattutto l’Alto Adige». Non solo: secondo Kern, Vienna «deve stare attenta a non finire in un gruppo con Viktor Orban e la Lega Nord. Chi è contro tutti, resta solo». La reputazione dell’Austria, ha poi aggiunto in riferimento alle prossime elezioni del 15 ottobre prossimo, «non va messa a rischio per una campagna elettorale». Insomma il tema migranti non deve essere strumentalizzato e va «tenuto fuori dal dibattito pubblico», perché «la politica estera e la diplomazia vanno fatte a porte chiuse». Nonostante l’apertura nei confronti dell’Italia, Kern ha criticato il sindaco di Lampedusa definendo «inaccettabile» il paragone del ministro degli Esteri Sebastian Kurz con «un naziskin».

Il 20 luglio Kurz era infatti tornato all’attacco, spostando il focus dal Brennero a Lampedusa. «Pretendiamo che venga interrotto il traghettamento di migranti illegali dalle isole italiane, come Lampedusa, verso la terraferma», aveva detto il ministro austriaco dopo un incontro con Angelino Alfano. «Chiuderemo il Brennero, se l’Italia dovesse applicare il lasciapassare», ha inoltre minacciato senza giri di parole. 

LA POLEMICA A BRUXELLES E LAMPEDUSA. Parole pesanti a cui era seguita la risposta del capogruppo socialista al Parlamento europeo Gianni Pittella. «Il ministro Kurz vuole trasformare Lampedusa in un campo di internamento per migranti. Questa non è l’Europa per cui ci battiamo», ha commentato Pittella su Twitter.

Il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, aveva poi rincarato la dose: «Una dichiarazione del genere me la sarei aspettata da un naziskin, non certo da un rappresentante delle istituzioni di un Paese della Comunità europea. Evidentemente Kurz non sa neppure quanto è grande Lampedusa, e dimentica che nella nostra isola vivono seimila persone che si sentono europee».