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E’ morta Simone Veil, la prima presidentessa Ue sopravvissuta alla Shoah

30 Giugno 2017

A luglio avrebbe compiuto 90 anni, Simone Veil dirigente di spicco della politica francese e prima presidentessa del Parlamento dell’Ue (dal 1979 al 1982), che sopravvisse all’Olocausto. La Francia così dice così addio a colei che è sempre stata in prima linea oltre che in politica, anche e soprattutto per i diritti delle donne. Ad annunciarne la scomparsa il figlio Jean: “Mia madre è morta questa mattina nel suo letto. Avrebbe compiuto 90 anni il prossimo 13 luglio” . Pronto il tweet di condoglianze del presidente Macron “Le più sentite condoglianze alla famiglia. Che il suo esempio possa i nostri compatrioti”

Nata nel 1927, Simone venne arrestata a 16 anni dalle SS e trasferita insieme alla sorella ed alla madre (che successivamente morì di tifo) in Germania nel campo di sterminio di Auschwitz dal quale venne liberata nell’aprile del 1945 dagli Alleati. Nonostante il ritiro, nel 2007, dalla scena politica nazionale Simone Veil era ancora una delle figure più ammirate ed amate in Francia (si era battuta fermamente in favore della legge per l’interruzione volontaria di gravidanza), infatti c’era chi l’avrebbe voluta candidata alla presidenza della Repubblica, ma lei ha sempre smorzato e smontato queste idee: “Sono troppo indipendente per un ruolo di quel tipo. Non mi sento la capacità di gestire un potere così grande”. Nella sua biografia ha anche scritto “L’Unione dell’Europa mi ha riconciliato con il XX secolo” dopo il segno indelebile che gli eventi terribili vissuti in Germania le avevano lasciato.