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Uccisa dal marito dopo 12 denunce, condannati i pm che non lo fermarono

13 Giugno 2017

Il caso risale a 10 anni fa: nel Catanese Marianna Manduca fu vittima del compagno Saverio Nolfo, che deve scontare 20 anni di carcere.



Dodici denunce per maltrattamenti, minacce e percosse non bastarono a Marianna Manduca per salvarsi la vita. Nonostante avesse segnalato agli inquirenti anche il progetto omicida del marito, che le mostrò persino il coltello con cui l’avrebbe ammazzata, nessuno fermò la mano dell’assassinio che portò a termine il suo piano. Ora, dopo una lunga battaglia legale, il Tribunale civile di Messina ha condannato la presidenza del Consiglio dei ministri a risarcire 300 mila euro di danni patrimoniali ai tre figli della donna, il più piccolo dei queli aveva 3 anni all’epoca dei fatti.

APPLICATA LA NORMA SULLA RESPONSABILITÀ CIVILE. I giudici hanno applicato la norma sulla responsabilità civile dei magistrati, ritenendo che i pm che si occuparono del caso, in servizio nella Procura di Caltagirone, in provincia di Catania, non fecero quanto in loro potere per evitare il femminicidio. L’importo pari a 300 mila euro, compresi gli interessi, è stato calcolato sulla base dei guadagni che percepiva la vittima che svolgeva un lavoro regolare.