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Scandalose, ritratti di donne trasgressive

3 Giugno 2017

Da Nina Simone a Marguerite Duras. Da Claude Cahun a Niki de Saint Phalle. In un libro le vite di donne fuori dal comune che si sono riscattate grazie all’arte, i viaggi e la letteratura. Curando così le loro ferite.

Una galleria di 20 donne che hanno fatto della loro vita una passerella di trasgressioni, ma che hanno avuto comunque un vasto pubblico di ammiratori, oltre a parecchi mariti e amanti. Loro sono più che “cattive ragazze”, sono archetipi di una vitalità femminile libera e scombussolata. Cristina De Stefano, con una prosa lieve, concisa ma efficace, ne ha sintetizzato le biografie nel suo nuovo libro, Scandalose. Vite di donne libere (Rizzoli). Un testo che lascia il segno, in tempi in cui la trasgressione femminile si riduce troppo spesso in esibizionismo sterile. L’autrice ha già sperimentato il filone della storia al femminile col suo Americane avventurose e con due monografie luminose dedicate a Cristina Campo e a Oriana Fallaci.

IL TALENTO CONTRO LA DISCRIMINAZIONE. Chi erano queste donne scandalose? Anime fragili, il cui tratto comune è l’infelicità, oltre a un rapporto irrisolto con i genitori: madri assenti o cattive, padri ingombranti o addirittura incestuosi. Bellissime e conturbanti, come la scrittrice e poetessa Mina Loy, che vestiva sempre di rosso, fumava la pipa e realizzava paralumi artistici grazie a un finanziamento di Peggy Guggenheim. O come Lydia Cabrera, nata a Cuba, che metteva nero su bianco le antiche storie che le avevano raccontato le tate africane: le sue preziose ricerche etnografiche furono boicottate dal regime castrista. Ci sono quelle che sfuggono grazie al loro talento a un destino di emarginazione, come la nera Nina Simone, che voleva essere pianista e divenne invece una celebre jazz singer, una sorte che non la convinse mai fino in fondo: «Mi paragonano a Billie Holiday e non a Maria Callas», diceva delusa. Una carriera che non la soddisfaceva al punto da renderla rabbiosa con il pubblico: famoso l’aneddoto che la vede rimproverare aspramente una donna che stava abbandonando la sala concerti per recarsi in bagno.