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Sara Salone – la poesia può sostenere l’autoconoscenza e l’emancipazione, sempre nel rispetto delle differenze culturali

June 13, 2017February 23, 2021 by Milena Rampoldi
Di
Milena Rampoldi, ProMosaik. Qui di seguito la mia intervista con Sara Salone,
traduttrice, con la quale abbiamo intrappreso un viaggio nella poesia romena,
concretizzato con la nostra recente pubblicazione quadrilingue di poesie scelte
della poetessa romena Smaranda Vornicu intitolata Cerchi
sull’acqua
.

Perchè
hai scelto di iniziare la tua collana di poesia in collaborazione con ProMosaik
con Smaranda Vornicu?
Smaranda
Vornicu è una poetessa che ho scoperto molti anni fa, della quale apprezzo
davvero la forza e la ricchezza liriche. Adoro le sue tematiche, leggere le sue
poesie mi fa sentire come se fossi lì con lei, nella sua cucina, a
chiacchierare davanti a un caffè. Poter tradurre un autore che si ama,
apprezzare così tanto le cose che scrive è davvero un privilegio. Nel corso
degli anni naturalmente ho conosciuto molti altri poeti straordinari, ma per
Vornicu ho sempre nutrito quell’affetto da principiante che si affaccia sulla
letteratura, e ho voluto che avesse un posto speciale per celebrare l’inizio di
un progetto altrettanto speciale.

Come
ritroviamo in Smaranda Vornicu l’aspetto universale insieme a quello culturale
particolare?
I temi
della poetessa toccano la sfera familiare, casalinga, degli affetti; questi
sono, nella loro semplicità, le cose che ognuno di noi vive e desidera nel quotidiano,
indipendentemente dal paese di provenienza, dalla lingua, dalla cultura, dalla
religione e dall’orientamento sessuale. Sono caratteristiche universali della
vita e dell’animo umani, che dalla singola persona si riflettono alla
collettività, e viceversa.

Che
cosa contraddistingue secondo te la Vornicu come rappresentante di una poesia
contemporanea al femminile?
Vornicu
interpreta, nelle sue poesie, ruoli di donne diverse: la donna innamorata,
quella abbandonata, l’incompresa, l’intimorita, oppure la donna che cerca la
propria strada in una foresta di punti interrogativi, o ancora quella che parte
all’inseguimento di un sogno in cui crede, che lotta contro le anomalie
sociali, che non perde il coraggio, che raccoglie sentimenti e ricordi, speranze
e immagini di cui nutrirsi, quando nient’altro sembra avere senso. Nei versi la
poetessa si toglie la maschera di perfezione alla quale le donne sono
universalmente, obbligatoriamente educate, mostrando a volte forza, a volte
fragilità. In una parola, umanità.

Secondo
te come può la poesia sostenere il femminismo internazionale?
Partendo
dal presupposto che la poesia, e in senso più ampio, la letteratura e l’arte,
creino dei legami tra culture e sensibilità diverse, grazie anche al
fondamentale ruolo della traduzione, possiamo bene affermare che essa è anche
in grado di risvegliare la coscienza e la consapevolezza delle donne. La parola
veicola concetti, e in questo senso la poesia può sostenere l’autoconoscenza e
l’emancipazione, sempre nel rispetto delle differenze culturali che diventano
spunti di arricchimento personale e collettivo.

Quali
sono i temi principali che affronta la Vornicu nelle sue poesie?
Le poesie di Vornicu sorprendono per la
freschezza e la forza della quotidianità; è difficile confidarsi, ci vuole
coraggio. Smaranda ci porta a una tale bellezza di espressione da riuscire a
trasformare la confidenza in arte, le verità personali in verità comuni. Sembra
davvero che la poetessa scosti con delicatezza una tenda e ci renda partecipi,
in modo discreto, di
qualcosa di molto personale.
Quali
sono le difficoltà principali di traduzione che hai ritrovato nella Vornicu?
Alcune
delle poesie nella versione originale erano scritte in rima; a me piacciono
sfide come queste, e mi è capitato, specie nella letteratura per l’infanzia, di
tradurre filastrocche o ‘formule magiche’ riuscendo a mantenere la rima. Nelle
poesie di Vornicu, tuttavia, la rima in italiano risultava forzata e, dove
riusciva, stravolgeva completamente il senso del verso. Pertanto ho preferito
rinunciare alla rima, seppur a malincuore, per rimanere fedele al senso del
testo.

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