General

Londra, pulmino sui pedoni a London Bridge

3 Giugno 2017

Tre terroristi aggrediscono i passanti a coltellate dopo aver falciato la folla sul ponte: almeno sette morti e 48 feriti. I killer uccisi dalla polizia. Dodici fermi a Barking. May: «Quando è troppo è troppo». L’Isis rivendica.

Altro sangue in Gran Bretagna, ancora scossa dagli attentati a Westminster e alla Manchester Arena e a quattro giorni dalle elezioni politiche. Intorno alle 23 (ora italiana), un pulmino si è lanciato a tutta velocità sulla folla a London Bridge, nel cuore della capitale, investendo alcuni pedoni per poi terminare la sua corsa alla fine del ponte (foto). Dal furgone sono usciti tre uomini che si sono diretti verso Borough Market aggredendo a coltellate chi hanno trovato sulla loro strada. Almeno sette persone sono morte e 48 sono state ferite nell’attacco. La polizia ha poco dopo ucciso tutti e tre i killer, i quali, secondo molti testimoni, inneggiavano ad Allah. Lo Stato islamico ha rivendicato l’attentato.


Gli attimi appena dopo l’attentato su London Bridge.

La premier britannica Theresa May ha detto che il partito conservatore sospenderà la campagna elettorale in vista delle elezioni politiche dell’8 giugno. La stessa cosa ha fatto il partito laburista, guidato da Jeremy Corbin. Domenica 4 giugno, in mattinata, si è riunito il comitato Cobra per la sicurezza nazionale. «La scorsa notte il nostro Paese è rimasto vittima di un altro brutale attacco terroristico», ha dichiarato May, «la polizia ha risposto con grande coraggio e un grande spirito, gli assalitori sono stati uccisi entro otto minuti dall’inizio dell’attacco».