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Presidenziali in Francia: Macron favorito al ballottaggio con Marine Le Pen

23 Aprile 2017

Sconfitti il “republicain” Fillon e il radicale di sinistra Melenchon. Debacle del socialista Hamon. I commenti. Il ritratto degli sfidanti per l’Eliseo

Pronostici rispettati, almeno stando alle prime proiezioni poco dopo la chiusura delle urne per il primo turno delle elezioni presidenziali in Francia. Emmanuel Macron e Marine Le Pen dovrebbero essere i due che si giocheranno l’Eliseo al ballottaggio il prossimo 7 maggio.  Il candidato centrista di ‘En marche!‘ avrebbe ottenuto il 23,7% dei voti, la leader del Front National è accreditata del 21,7%, stando al rilevamento diffuso da Ipsos. Subito dietro il candidato della destra repubblicana, Francois Fillon e quello della sinistra radicale, Jean Luc Melenchon appaiati al 19,5%. Solo il 6,5% per il candidato socialista, Benoit Hamon. Secondo Le Figaro, principale quotidiano francese, Macron e Le Pen sono appaiati al 23%. Entusiasmo ai quartier generali dei due candidati che al momento si trovano in testa mentre masticano amaro i socialisti e la destra repubblicana che per la prima volta si trovano entrambi esclusi dal ballottaggio. Dal conteggio parziale dei dati reali di scrutinio forniti dal Ministero, Marine Le Pen risulta prima, quando e’ stato completato lo scrutinio del 97% dei comuni. Ma secondo l’analisi di YouTrend, poiché nel 3% mancante ci sono i comuni di dimensioni maggiori (a cominciare da Parigi), un confronto con la distribuzione del voto (citta’/zone rurali) del 2012 suggerisce che sarà Macron a finire in testa al primo turno. Infine, considerando solo i dipartimenti in cui lo scrutinio è concluso (41 su 107) Macron è primo con il 23,7%, Le Pen seconda col 21,1%.

Macron: “Si volta pagina”

“Oggi si volta una pagina storica nella vita politica della Francia” ha detto a caldo Emmanuel Macron dopo la diffusione delle prime proiezioni che indicano la vittoria dell leader di ‘En Marche!’ al primo turno delle presidenziali. “I francesi hanno espresso il loro desiderio di rinnovamento. La nostra logica è ormai quella del movimento che continueremo fino alle legislative”.