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Istat, in Italia 4,5 milioni in povertà assoluta

14 Aprile 2017

Pil pro capite: -23% sulla Germania. Cresce il mercato del lavoro, ma il tasso di occupazione è migliore solo di quello greco.

Non sono dati rassicuranti quelli trasmessi dall’Istat nel rapporto ‘Noi Italia’ dell’Istat. La povertà assoluta 2015 ha coinvolto il 6,1% delle famiglie residenti (pari a 4 milioni 598 mila individui). I valori sono stabili sul 2014 sia per l’incidenza di povertà assoluta sia per quella relativa. Rispetto al 2014 sono peggiorate soprattutto le condizioni delle famiglie con quattro componenti (dal 6,7% al 9,5%). Il 10,4% delle famiglie è relativamente povero (2 milioni 678 mila); le persone in povertà relativa sono 8 milioni 307 mila (13,7% della popolazione).

PENULTIMI IN EUROPA PER TASSO DI OCCUPAZIONE. Poco confortanti anche le notizie sul fronte occupazionale. In Italia sono occupate poco più di 6 persone su 10 tra i 20 e i 64 anni, il dato peggiore nell’Unione europea fatta eccezione per la Grecia. Tra i 20 e i 64 anni nel 2016 era occupato il 61,6% della popolazione con un forte squilibrio di genere (71,7% gli uomini occupati, 51,6% le donne). Grande anche il divario territoriale tra Centro-nord e Mezzogiorno (69,4% contro il 47%). Nella graduatoria Ue sul 2015 solo la Grecia ha un tasso di occupazione inferiore, mentre la Svezia registra il valore più elevato (80,5%).