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Cosa ne sarà di Gibilterra con Brexit

1 Aprile 2017

La prima bozza delle trattative tra UE e Regno Unito suggerisce che la Spagna avrà molti poteri sulle decisioni riguardo al futuro del territorio britannico, e in molti protestano

Il 31 marzo Donald Tusk, il presidente del Consiglio Europeo, ha presentato un documento che contiene una bozza delle linee guida dell’Unione Europea per le trattative che definiranno l’uscita del Regno Unito dall’UE, come deciso con il referendum su Brexit del giugno del 2016. Il documento è stato presentato dopo che martedì scorso la prima ministra del Regno Unito Theresa May ha firmato la lettera con la richiesta formale di lasciare l’UE. Il documento di Tusk, che dovrà essere approvato dai 27 paesi membri dell’Unione (se ne discuterà il 29 aprile a Bruxelles), dice che l’obiettivo generale delle trattative è «preservare gli interessi dell’Unione, dei paesi membri, dei loro cittadini e delle loro economie». Dice anche che l’uscita del Regno Unito dall’UE avverrà per fasi successive: la prima cosa da decidere è come avverrà l’uscita effettiva (ci sarà anche una specie di multa da pagare per il Regno Unito, che potrebbe ammontare fino a 60 miliardi di euro), poi si stabilirà come avverranno in futuro gli scambi commerciali tra l’Unione Europea e il Regno Unito. Tra le altre cose il documento contiene anche alcune indicazioni per risolvere la delicata questione di Gibilterra, che appartiene al Regno Unito e su cui la Spagna cerca praticamente da sempre di ottenere maggiore influenza.