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Burundi: dimostrazione di forza dell’opposizione armata

10 Aprile 2017

Il Fronte Nazionale di Liberazione mette alla prova l’Esercito di Pierre Nkurunziza. Segnale di liberazione del Paese o dimostrazione di forza?

Venerdì 07 aprile 2017 le zone adiacenti alla città di Gihanga, provincia di Bunanza nord est del Burundi vicino al confine congolese  sono state teatro di violentissimi scontri tra le forze rimaste fedeli al  Presidente illegittimo Pierre Nkurunziza e reparti del gruppo armato hutu Fronte Nazionale di Liberazione – FNL, guidati dal Generale Maggiore  Aloys Nzabampema. Gihanga dista solo 15 km dalla capitale Bujumbura.
I ribelli hanno teso una imboscata ad un reparto dell’Esercito burundese FDNB (Force de Defense Nationale du Burundi). L’attacco è stato ben organizzato e molto violento, costringendo l’Esercito a ripiegare e chiedere rinforzi. Il regime di Bujumbura ha inviato subito i rinforzi. Secondo fonti in loco trattasi  dei mercenari ruandesi del FDLR inviati per salvare la situazione in quanto unica forza di difesa credibile rimasta al dittatore Nkurunziza. Gli scontri sono proseguiti per tutta la mattina di sabato 8 aprile, estendendosi nel distretto di Rukoko e sono terminati con la ritirata degli aggressori.

Il regime burundese tenta di minimizzare l’impatto dello scontro. Il portavoce della Polizia burundese, Pierre Nkurikiye, ha affermato che si trattava di qualche bandito armato che ha tentato di rubare il bestiame ed è stato respinto dalla forze armate burundesi. Nkurikiye afferma che quattro banditi sono stati uccisi affermando che i soldati hanno impedito il furto di bestiame. Nessun civile è stato ucciso o ferito durante gli scontri, afferma il regime.