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Ecco le nuove reclute dell’Isis: bambine, colte, fanatiche

1 Marzo 2017

La polizia ha smantellato una cellula di dieci terroriste under 17 affiliate all’Isis, un vero commando armato con un’organizzazione interna precisa. Non più reietti o piccoli criminali, dietro la scelta di diventare terroristi c’è un vero fanatismo religioso

Il tranquillo Marocco è la fucina delle nuove generazioni di jihadisti. La macchina organizzativa dell’Isis ha cambiato strategia e non raccoglie più i suoi combattenti agli angoli poveri della società. Non sono reietti o piccoli criminali senza niente da perdere ma membri della società con una cultura, una famiglia alle spalle, un grado di scolarizzazione molto alto e una convinzione più forte di qualsiasi promessa di compenso. E questa trasformazione sta avvenendo proprio sotto gli occhi di tutti.

Alcune settimane fa la polizia di El Jadida ha smantellato una cellula di dieci terroriste under 17 affiliate all’Isis, una delle più pericolose mai scoperte, hanno detto gli investigatori. Per il direttore dell’Ufficio centrale del Judicial Investigation (BCIJ), Abdelhak Khiame, si trattava di un vero e proprio commando armato con un’organizzazione interna precisa. Le ragazzine avevano un ruolo ben definito: alcune si erano procurate sostanze chimiche e avevano realizzato cinture esplosive, altre avevano i contatti con alcuni noti terroristi marocchini e si mantenevano in collegamento con le sedi del califfato al confine iracheno-siriano, altre ancora facevano proselitismo, non solo online.

Secondo il Ministero degli Interni, le dieci jihadiste erano attive nelle città di Essaouira, Meknes, Sidi Kacem e Laayoune e stavano progettando attentati suicidi in diverse zone del Paese. “È un caso molto particolare, un campanello d’allarme per il Marocco, ecco perché ce ne stiamo occupando”. A dirlo è Mohammed Masbah, sociologo del Carnegie Middle East Center di Rabat ed esperto di salafismo e terrorismo. L’arresto delle jihadiste adolescenti è la prova di un cambiamento nella strategia terroristica anche in Paesi dove la tensione e la mano del califfato, apparentemente, non è così pesante. E invece sono le donne, e in particolare le adolescenti, i nuovi bersagli della propaganda dell’Isis.