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Unione Africana: bambini soldati crescono

24 Febbraio 2017

La UA riconosce che c’è il problema e che qualcosa deve essere fatto, ma è impotente

I bambini soldato costituiscono una parte significativa, anzi, la prevalenza, delle forze governative e delle milizie del Sud Sudan. A sostenerlo, in un recente report, è l’Institute for Security Studies (ISS) di Pretoria. Grazie agli sforzi delle Nazioni Unite, quasi 2.000 bambini soldato sono stati rilasciati in Sud Sudan negli ultimi anni, ma molto di più può ancora essere fatto. Recenti rapporti sottolineano il peggioramento della situazione dei bambini soldato impiegati da fazioni in guerra che commettono violenze indiscriminate in Sud Sudan.
Secondo l’UNICEF, più di 17. 000 bambini sono stati reclutati da Governo e forze di opposizione in Sud Sudan da quando è iniziata la guerra nel 2013. Circa 1.300 bambini sono stati reclutati nel solo 2016. Il rapporto ha anche evidenziato il numero aberrante di bambini uccisi, mutilati, rapiti o stuprati. L’uso dei bambini per combattere le guerre degli adulti non solo viola i diritti dei bambini, ma mina anche le  iniziative delle giustizia internazionale, in quanto molti degli imputati potrebbero rivelarsi minorenni.
Il processo in corso ad un ex bambino soldato ugandese della Lord Resistance Army (LRA), Dominic Ongwen, presso la Corte penale internazionale dell’Aia, per esempio, mette in luce il modo in cui i bambini sono stati radicalizzati attraverso la guerra. All’età di 13, Ongwen, sarebbe stato rapito da forze dell’LRA e utilizzato come un bambino soldato. Nel giro di due decenni è cresciuto in ferocia fino a diventare comandante a fianco del famoso Joseph Kony. Oggi Ongwen accusato di crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Alcuni dicono che è una vittima, essendo stato assunto e radicalizzato come un bambino. La vulnerabilità dei bambini e la loro cieca obbedienza lo renderebbe una vittima. Secondo l’UNICEF, le campagne contro l’uso dei bambini hanno contribuito alla liberazione di oltre 115.000 bambini soldato in varie regioni di conflitto a partire dal 2000.