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Lotta al Daesh: il Pentagono valuta l’invio di truppe regolari in Siria

16 Febbraio 2017

Il piano, sempre osteggiato da Obama, sarà presentato a Trump. L’obiettivo è accelerare la sconfitta dell’Isis a Raqqa



Il dipartimento della Difesa Usa starebbe valutando la possibilità di inviare truppe da combattimento regolari in Siria per accelerare la lotta contro l’Isis. Lo riporta la Cnn citando fonti del Pentagono. I cosiddetti “boots on the ground” – una eventualità sempre respinta da Barack Obama – sarebbero dunque una delle opzioni allo studio dei vertici militari che stanno mettendo a punto il piano anti-Daesh ordinato dal presidente Donald Trump. Piano che il segretario alla difesa, James Mattis, e il capo di stato maggiore dell’esercito Usa, Joseph Dunford, si apprestano a mettere sulla scrivania dello Studio Ovale, dove il Commander in chief avrà l’ultima parola sul da farsi.

Il dispiegamento di truppe convenzionali, che si andrebbero ad aggiungere alle truppe speciali Usa già presenti in Siria, potrebbe avvenire nel giro di poche settimane, con l’invio dei soldati prima in Kuwait. Una mossa che Obama aveva sempre respinto, giudicandola troppa rischiosa per l’America che potrebbe ritrovarsi invischiata in una nuova guerra dopo le avventure in Afghanistan e in Iraq. Nessuna indiscrezione al momento sul numero di soldati che si intenderebbe inviare.

Già il New York Times alcuni giorni fa aveva rivelato come allo studio ci fosse l’invio di altri militari in Siria e in Iraq, con l’obiettivo di accelerare l’offensiva per la riconquista di Raqqa e Mosul, le due principali roccaforti del califfato.