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Italia, ecco perché la ripresa non arriverà (e finora ci è andata di lusso)

22 Febbraio 2017

Sono tanti i fattori che in questi anni ci hanno permesso di navigare nella crisi economica senza fare austerity, dal prezzo del petrolio al Quantitative Easing di Draghi. Bene, ora molte di queste congiunture positive stanno per finire



Tendiamo a dare per scontato che siamo in un momento di pesante crisi, fatto sta che, almeno finora, l’Italia ha goduto di una serie di condizioni positive dal punto di vista dell’economia, che ci hanno permesso di sentire la crisi molto meno di altri paesi.
La cattiva notizia è che il momento magico dell’Italia purtroppo sta finendo. E il problema vero è che non ce ne siamo accorti. 
Non abbiamo realizzato che stavamo attraversando, in questi ultimi anni, un periodo in cui siamo stati favoriti a livello economico più di ogni altro Paese europeo, anche più della Germania, per una serie di fattori che però non abbiamo saputo sfruttare.
Andiamo con ordine.

L’indebolimento dell’euro rispetto al dollaro e alle principali valute è uno di questi, il calo di più del 20% avvenuto tra metà 2014 e inizio 2015 ha in fondo realizzato in parte i sogni dei sovranisti euroscettici, che lamentano l’eccessiva forza della moneta unica, compatibile solo con quella dell’economia tedesca, e non con la debolezza delle economie mediterranee più fragili, che avrebbero bisogno, a loro dire, di una svalutazione.