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GIORNATA CONTRO LA TRATTA

8 Febbraio 2017


Da mons. Luciano Pacomio, Vescovo di Mondovì, a mons. Luigi Negri, Vescovo di Ferrara, fino al Patriarca di Venezia mons. Francesco Moraglia. Sono sempre più numerosi i vescovi italiani che dicono no alla tratta e in particolare no allo sfruttamento sessuale sostenendo il “modello nordico” – che in Vaticano grazie a Papa Francesco da tempo viene approfondito – centrato sul divieto di acquisto di prestazioni sessuali a pagamento. Perché il corpo della donna non è una mercanzia né può essere oggetto di possesso da parte dei clienti. E riguardo a questo inaccettabile “dominio di genere” già S. Giovanni Paolo II aveva parlato con chiarezza nella Mulieris dignitatem. Ci sono poi veri e propri vescovi di frontiera che scelgono addirittura di andare in strada con gli operatori della Comunità di don Benzi a pregare con e per le vittime di sfruttamento sessuale, come accaduto col vescovo di Pescara-Penne, Mons. Tommaso Valentinetti.

Hanno tutti a cuore le persone vittime della tratta di esseri umani e in particolare il più diffuso sfruttamento sessuale delle minorenni. Secondo i dati 2016 di Save the Children infatti sono tante le adolescenti che rischiano la vita attraversando il deserto del Niger, rinchiuse per mesi nei bordelli libici e trasportate coi gommoni fatiscenti esportati dalla Cina lungo la rotta mediterranea in Europa. Rischiano la vita perché convinte di trovare un lavoro e costruirsi un futuro in Europa. Quel continente sempre più invecchiato che è presentato da trafficanti e sfruttatori, anche tramite social e siti internet, come “destinazione Paradiso”. Vengono soprattutto da Nigeria, Ghana e Costa d’Avorio. Ma non mancano minorenni di etnia rom, albanesi e rumene. La Comunità Papa Giovanni le contatta in diverse città italiane tra cui Torino, Cuneo, Biella, Verona, Ferrara, Modena, Massa Carrara, Roma.

Preghiera per le vittime

Oggi 8 febbraio la Chiesa in tutto il mondo pregherà per loro, in occasione della ricorrenza di Santa Giuseppina Bakhita, schiava sudanese di 7 anni, venduta ad un commerciante veneziano. Liberata e convertita al cristianesimo, divenne suora canossiana e fuproclamata santa nel 2000 da Giovanni Paolo II. Da tre anni in questa data la Chiesa celebra la Giornata internazionale di preghiera e riflessione contro la tratta di esseri umani promossa da Talitha Kum, la rete internazionale di religiose e religiosi di tutto il mondo impegnati contro la tratta. La Comunità Papa Giovanni XXIII, che ha fatto proprio il dramma della tratta di minori a scopo di sfruttamento sessuale, sta promuovendo in diverse diocesi d’Italia con i rispettivi vescovi fiaccolate cittadine e veglie di preghiera. Un’occasione per ricordare che occorre fermare la domanda di prestazioni sessuali per fermare il traffico di esseri umani, come emerge dalla campagna “Questo è il mio corpo” lanciata nel luglio 2016 alla Camera dei Deputati. Dopo gli eventi del 4 febbraio a Piacenza e del 6 a Rimini, questa sera iniziative in tre città contemporaneamente: a Ferrara alle 20.45 tavola rotonda e a seguire fiaccolata e veglia di preghiera con l’arcivescovo di Ferrara – Comacchio, mons. Luigi Negri. A Verona alle 20.30 si terrà una fiaccolata con il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia insieme a mons. Zenti vescovo di Verona, mons. Pavanello vescovo di Adria-Rovigo, mons. Pizziol vescovo di Vicenza. A Marina di Massa la fiaccolata prenderà il via alle 20.30. Seguirà la celebrazione della S. Messa presso la chiesa della Beata Vergine della Consolazione, presieduta dal vescovo mons. Giovanni Santucci. Il 12 febbraio si terrà anche a Torino alle 17.30 una fiaccolata per le vie della città e a seguire concerto gospel. Parteciperà l’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia.