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Poesia del giorno. Eunice Odio

Ricevimento di un amico al suo arrivo a Panama

Lo seguo,
lo precedo nella voce
perché ho,
come il fumo spopolato,
vocazione di acquerello.

Raccontami
come sono lì le cose di consumo:

libri,
rose,
tintinnii di rondini.

A parte tutto questo
gli domando

dei manghi geologici
che lo circondano di polpa,

e di un fiume nuovo,
senza guardarlo,

con popoli di suono
e longitudine di Arcangelo.

Dimmi ancora qualcosa del piccolo litorale
dove recentemente il giorno,
come un celeste animale bifronte,
accampò in due acquari
e si colmò di pesci.

O se lo ricevettero unanimi gli alberi
come quando elessero la prima allodola dell’anno
e il giorno della fioritura.

Riassumimi ora che tremo
benignamente
dietro ad una rondine,

ora che mi propongono pubblicamente
per nudo di farfalla

e sto come le rose
disordinando l’aria.