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Una bandiera irachena su una chiesa vicino a Mosul, ma il Califfato resiste

23 Ottobre 2016

L’avanzata delle truppe curdo-irachene verso Mosul prosegue nonostante le rappresaglie perpetrate dall’Isis. A Bertella, uno dei principali villaggi situati a sud-est della roccaforte del Cliffato, una bandiera dell’Iraq ora sventola sopra una chiesa, a simboleggiare la liberazione dalla follia jihadista.

L’edificio si trova a circa un chilometro dall’ingresso centro abitato che si estende per altri cinque chilometri: tutto intorno risuona però l’eco di una violenta battaglia tra le forze irachene e i miliziani dell’Isis . I caccia della coalizione bombardano le postazioni nemiche a circa tre chilometri dalla chiesa, dove i rintocchi della campana si mescolano al fragore delle armi pesanti.

La nona divisione dell’esercito iracheno ha anche lanciato una nuova offensiva per conquistare Hamdaniyah. La cittadina è ritenuta quasi disabitata, ma i miliziani hanno disseminato le strade e i villaggi di avvicinamento a Mosul, dove i jihadisti sono arroccati, di camion bomba, cecchini, mine. L’avanzata è dunque estremamente complicata. Combattimenti anche a a Tal Kayf, villaggio strategico a circa 10 chilometri a nord-est di Mosul. A quanto si apprende, i peshmerga hanno sfondato le linee dell’Isis e si apprestano ad entrare nel villaggio. Al momento, l’area di combattimento è interdetta ai giornalisti.

La strage

Messo sotto pressione il Daesh ha perpetrato un nuovo raccapricciate delitto. Tra giovedì e venerdì i miliziani dell’Isis hanno giustiziato 284 persone – tra i quali vi erano anche molti bambini e ragazzi – mentre le forze di coalizione avanzavano verso Mosul, l’unica roccaforte rimasta in Iraq sotto la bandiera nera della jihad. lo ha riferito una fonte dell’intelligence irachena all’emittente statunitense Cnn specificando che le vittime erano state catturate in rastrellamenti per essere usate come scudi umani contro gli attacchi che stanno costringendo il Daesh a lasciare le zone meridionali della città.

Attacco a Kirkut

Si tratta della seconda ritorsione nell’arco di poche ore dopo l’inizio dell’offensiva su Mosul da parte delle truppe curdo-irachene. Sempre nella giornata di venerdì una serie di attacchi jihadisti ha scosso la città di Kirkut. Sono stati colpiti una centrale elettrica, una scuola, un compound governativo, un’ex stazione di polizia e due hotel del centro. Decine le vittime nella città da cui sono partite le operazioni per la riconquista della roccaforte del Daesh in Iraq.

Le operazioni

Intanto le forze governative avanzano nell’accerchiamento dell’area dell’antica Ninive. La nona divisione dell’esercito iracheno ha lanciato una nuova offensiva per conquistare la cittadina di Hamdaniyah, a sud-ovest di Mosul. Nonostante Hamdaniyah sia quasi disabitata, i miliziani hanno disseminato le strade e i villaggi di avvicinamento a Mosul di camion bomba, cecchini e mine rendendo l’avanzata estremamente complicata.
Anche a Tal Kayf, un villaggio strategico situato a circa 10 chilometri a nord-est di Mosul, i combattimenti infervoro. A quanto si apprende, i peshmerga – i combattenti curdi – hanno sfondato le linee dell’Isis e stanno per entrare nel villaggio. Al momento, l’area di combattimento è interdetta ai giornalisti.