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Poesia del giorno. Mahmūd Darwīsh


Sonetto [IV]

Lentamente massaggio il tuo sonno. O nome che abito in sogno, dormi. La notte si coprirà con i suoi alberi e si addormenterà
sulla sua terra, sovrana di un’assenza breve.
Dormi, ché io galleggi
sulle lentiggini che filtrano in me da una luna…

I tuoi capelli campeggiano sul tuo marmo, beduini che dormono incauti
e non sognano. Il tuo paio di colombe t’illumina dalle spalle 
alle margherite del tuo sogno. Dormi su di te e in te
e che la pace dei cieli e della terra spalanchi per te tutte le sue sale, una dopo l’altra.

Il sonno ti avvolge di me. Non un angelo a portare il letto,
né uno spettro a svegliare il gelsomino. O nome mio al femminile, dormi.
Nessun flauto piangerà una cavalla in fuga dalle mie tende.

Sei ciò che sogni, estate di una terra nordica
che offre le sue mille foreste al regno del sonno. Dormi
e non svegliare il corpo che desidera un corpo nel mio sogno.