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Legge di bilancio, le novità per il mondo della scuola

15 Ottobre 2016

Si va dai 25mila supplenti assunti a tempo indeterminato, agli aiuti per i ragazzi dalla scuola dell’infanzia all’università. Nel pomeriggio il premier illustrerà tutti i dettagli della Finanziaria

ROMA – Alle tre, oggi pomeriggio, Matteo Renzi annuncerà la Finanziaria 2016-2017. Il ministero dell’Istruzione, dopo averne dato conto ai sindacati, ha presentato le sue proposte per scuola e università, il governo le ha discusse e accettate ed è convinto – a meno di novità dell’ultima ora – di aver ottenuto il via libera dalla Ragioneria di Stato su questo pacchetto.
I 25mila supplenti assunti a tempo indeterminato. L’atto più forte è un altro blocco di assunzioni, dopo le 116mila prodotte dai primi due anni di Buona scuola e dal concorso nazionale di quest’anno. Ci sono 25mila supplenze – organico di fatto – che saranno trasformate dal primo settembre in organico di diritto. Cinquemila di queste saranno insegnanti del sostegno, uno dei grandi problemi dell’istruzione italiana.
I soldi sulla legge 0-6 anni. Dopo un lungo lavoro, Miur ed esecutivo hanno trovato 300 milioni di euro (200 milioni direttamente dal bilancio del ministero) da mettere sulle nove deleghe di governo sulla scuola che entro il 31 dicembre dovranno essere presentate. Alcune sono a costo zero: la riforma della maturità, il ritorno alle lettere al posto dei voti nelle elementari e nelle medie, per esempio. Su altre deleghe ci saranno, invece, investimenti seri. Miur e Governo hanno scelto di mettere gran parte di queste risorse (la cifra, nel dettaglio, non è stata ancora decisa) sulla legge “0-6 anni”: l’assunzione dei docenti e il progetto di rilancio della scuola dell’infanzia. Parallelamente, oggi sul sito “Con i bambini” saranno pubblicati i primi due Bandi nazionali dedicati alla prima infanzia e all’adolescenza: entra così nella fase operativa il “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile”, nato da un accordo tra Fondazioni di origine bancaria e Governo. Ci sono 115 milioni e ai due bandi parteciperanno organizzazioni del Terzo settore e del mondo della scuola.
I 400 talenti e il bonus 18 anni. Il ministero, sulla base dei voti e dei curriculum segnalati dalle scuole, si occuperà di 400 giovani talenti (“privi di mezzi”) delle scuole superiori accompagnandoli verso i loro studi universitari. I ragazzi scelti riceveranno un assegno mensile e potranno fare esperienze di studio all’estero. Il provvedimento costa 10 milioni ed è stato fortemente criticato dalle associazioni studentesche. Nella Legge di Bilancio sarà confermato il bonus studenti (vale 290 milioni), riservato a chi compie 18 anni, e pari a 500 euro da utilizzare per spese culturali. In via di conferma anche il bonus cultura per gli insegnanti: 500 euro per docente.
Università e ricerca. Ci sarà un abbassamento generale delle tasse per i meno abbienti. Viene introdotta una “no tax area Isee” fino a 13mila euro con un pagamento progressivo inferiore al passato per chi sta tra 13mila e 25mila euro (le tabelle si stanno mettendo a punto in queste ore). Le borse di studio avranno un piccolo consolidamento a 217 milioni di euro, l’anno scorso erano pari a 214 milioni. Ci sono 20 milioni per finanziare 400 borse di studio l’anno extra per i “meritevoli e bisognosi”: prevedono il pagamento delle tasse e la copertura di vitto e alloggio di fronte a un’università scelta lontano dalla residenza. A fianco del Fondo di finanziamento ordinario delle 85 università pubbliche e private italiane (vale 6,921 miliardi), viene istituito un finanziamento extra di 270 milioni che andrà direttamente ai dipartimenti (Matematica, Fisica, Lettere) con i migliori risultati nella ricerca e nella didattica. Un quarto della cifra ricevuta sarà vincolata al reclutamento dei ricercatori. Questa misura era stata chiesta dai rettori. E’ pronto un piano per finanziare programmi di studio di giovani ricercatori universitari: potranno accedere, anche in team, ai fondi necessari scavalcando le gerarchie accademiche e facendo domanda di finanziamento direttamente al ministero dell’Istruzione. Ci sono, infine, 5 milioni per l’orientamento.
I precari di seconda fascia. Dopo la Legge di bilancio partirà la “fase temporanea” per provare a selezionare e assumere in un triennio i docenti precari rimasti in seconda fascia. A concorso nazionale concluso, la cifra dovrebbe attestarsi tra i 60mila e gli 80mila. Le ulteriori assunzioni avverranno attraverso nuovi concorsi, le cui modalità sono ancora da definire.