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Italiani, pensionati e studenti che emigrano all’estero. I grafici della fuga

6 Ottobre 2015

Aumentano gli italiani residenti all’estero: al primo gennaio 2016 sono più di 4,8 milioni (4.811.163), con una crescita del 3,7% rispetto l’anno precedente (+174.516 unità). Nel 2015 il numero degli espatriati aveva superato quota 107mila, con una percentuale di giovani superiore al 36 per cento. Lo rivela il Rapporto “Italiani nel mondo 2016”, presentato oggi a Roma dalla Fondazione Migrantes.

 


In 13 anni, dal 2003 al 2015, il numero delle pensioni legate alla vecchiaia complessivamente liquidate in un anno – sia quelle pagate in Italia che quelle pagate all’estero – è quasi dimezzato, passando dalle 494 mila circa del 2003 alle 286 mila dell’anno scorso, come conseguenza delle ripetute riforme che hanno aumentato i requisiti pensionistici portando l’età media al momento del pensionamento da 59,7 anni del 2003 ai 62,7 del 2015. Ciò ha comportato, nell’ultimo quinquennio, un decremento di circa l’11,8% del numero complessivo delle pensioni in pagamento, comprese quelle che vengono pagate all’estero.

Dal 2006 al 2016 la mobilità italiana è aumentata del 54,9% passando da poco più di 3 milioni di iscritti a oltre 4,8 milioni. Un incremento che, in valore assoluto, ha riguardato tutti i continenti e tutti gli Stati soprattutto quelli che, nel mondo, accolgono le comunità più numerose di italiani come l’Argentina, la Germania e la Svizzera. Tuttavia le variazioni più significative degli ultimi 11 anni hanno riguardato la Spagna (+155,2%) e il Brasile (+151,2%) 

Sono soprattutto le regioni del Sud a perdere residenti (-447 mila, -31,8 unità per mille residenti) mentre il maggior incremento, sia in termini assoluti sia relativi, si registra nel Centro (+211 mila, +18,3 per mille) seguito dal Nord-Est (+198 mila, +17,6 per mille) e dal Nord-Ovest (+137 mila, +8,8 per mille). Rapporto Italiani nel Mondo 2016 11
Dal 2006 al 2016 la mobilità italiana è aumentata del 54,9% passando da poco più di 3 milioni di iscritti a oltre 4,8 milioni. Un incremento che, in valore assoluto, ha riguardato tutti i continenti e tutti gli Stati soprattutto quelli che, nel mondo, accolgono le comunità più numerose di italiani come l’Argentina, la Germania e la Svizzera. Tuttavia le variazioni più significative degli ultimi 11 anni hanno riguardato la Spagna (+155,2%) e il Brasile (+151,2%) 1/7
 

A livello continentale, oltre la metà dei cittadini italiani (+2,5 milioni) risiede in Europa (53,8%) mentre oltre 1,9 milioni vive in America (40,6%) soprattutto in quella centro-meridionale (32,5%). In valore assoluto, le variazioni più consistenti si registrano, rispettivamente, in Argentina (+28.982), in Brasile (+20.427), nel Regno Unito (+18.706), in Germania (+18.674), in Svizzera (+14.496), in Francia (+11.358), negli Stati Uniti (+6.683) e in Spagna (+6.520).

Il 50,8% dei cittadini italiani iscritti all’AIRE è di origine meridionale (Sud: 1.602.196 e Isole: 842.850), il 33,8% è di origine settentrionale (Nord Ovest: 817.412 e Nord Est: 806.613) e, infine, il 15,4% è originario del Centro Italia (742.092).

A livello regionale le percentuali più incisive riguardano la Lombardia (+6,5%), la Valle d’Aosta (+6,3%), l’Emilia Romagna (+6,0%) e il Veneto (+5,7%). • A livello provinciale torna il protagonismo del Meridione. Tra i primi dieci territori provinciali, infatti, sette sono del Sud Italia. Ad esclusione della Provincia di Roma, in prima posizione, seguono infatti Cosenza, Agrigento, Salerno, Napoli, Milano, Catania, Palermo, Treviso e Torino.

L’analisi comunale comunica quanto sia doveroso indagare sempre più approfonditamente il territorio poiché accanto a grandi aree urbane – si prenda il caso di Roma al primo posto con oltre 301 mila iscritti e una incidenza del 10,5% – vi sono territori dalle dimensioni molto più ridotte ma dalle incidenze molto più elevate. Tre esempi, tutti siciliani e più specificatamente agrigentini, estratti dalla graduatoria dei primi 25 comuni per numero di iscritti all’AIRE nello stesso comune sono: Licata (15.903 residenti all’AIRE e un’incidenza del 42,1%); Palma di Montechiaro (10.653 residenti e 45,7%) e Favara (10.208 e 31,3%).