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Poesia del giorno. Léopold Sédar Senghor


MASCHERA NEGRA
A Pablo Picasso
Lei dorme, riposa sul candore della sabbia.
Koumba Tam dorme. Una palma verde vela la febbre dei capelli,
color
di rame la fronte curva.
Le palpebre chiuse,coppa duplice e sorgenti sigillate.
Questa falce sottile di luna, questo labbro più nero e
appena tumido,
dov’è il sorriso della donna complice?
Le patene delle gote, il disegno del mento, cantano
l’accordo muto.
Viso di maschera chiuso all’effimero, senza occhi, senza
materia.
Testa di bronzo perfetta con la patina del tempo
Che non imbrattano belletti né rossetti, né rughe, né tracce
di lacrime
o di baci.
O viso tale come Dio t’ha creato prima della memoria stessa
dell’età.
Viso dell’alba del mondo, non ti aprire come una gola tenera
per
commuovere la mia carne.

Io ti adoro, o Bellezza, con il mio occhio monocorde!