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Perché Google Maps ha tentato di cambiare senza successo i nomi di alcune città della Crimea

8 Settembre 2016

Come d’incanto, da un giorno all’altro, Google Maps ha cambiato alcuni nomi delle città della Crimea. Immagine modificata da Tetyana Lokot.
Il 27 luglio, il colosso di internet Google ha rinominato all’interno del proprio servizio Google Maps alcune città, villaggi e comunità della Crimea. La Crimea è una penisola in Ucraina che dall’inizio del 2014 è sotto il controllo della Russia. La modifica è avvenuta dopo che il Parlamento ucraino ha cambiato i nomi di 70 località geografiche in Crimea, in conformità con la propria campagna di “decomunistizzazione” di maggio 2016.

Sia gli utenti della versione russa di Google Maps che quelli della versione ucraina hanno immediatamente notato la differenza. Per esempio, stando a quello che riporta un’ inchiesta [en] del sito di notizie Meduza, la città di Krasnoperekopsk è diventata “Yany Kapu”, Sovetskoe è diventata invece “Ichki”, mentre Kirovskoe è cambiata in “Islyam-Terek.” Molti dei nuovi nomi sono di origine tatara, o di altre radici storiche, e sostituiscono quindi le varianti dell’era sovietica.

Le modifiche apportate su Google Maps hanno immediatamente provocato una forte reazione da parte dei funzionari di Russia e Crimea. Sergey Aksyonov, il primo ministro dell’annessa Crimea, tramite un post Facebook [ru, come i link seguenti salvo diversa indicazione] ha accusato Google di “produrre un prodotto propagandistico” che “cerca di creare una propria realtà”. Nikolay Nikiforov, il ministro russo per la comunicazione, si è unito alla critica dicendo che se Google non si attiene alle leggi russe e ai nomi delle città e villaggi (in Crimea), questo potrebbe “impedire alla compagnia di compiere affari in Russia”.

Pavlo Klimkin, il ministro degli esteri ucraino, ha postato su Twitter la sua reazione a questo contraccolpo, facendo riferimento a ciò che l’Ucraina ritiene essere una occupazione illegale della Crimea da parte della Russia.

“La rinomina di ciò che è stato rubato è un castello di carte destinato a crollare sotto il peso della realtà.”

Il 28 luglio, un portavoce di Google ha dichiarato a RBC, sito russo di notizie, che erano a conoscenza sia dei cambiamenti effettuati in conformità alla legge ucraina di “decomunistizzazione” e sia del dispiacere della Russia. Google ha inoltre dichiarato alla RBC che si stava “adoperando attivamente per ripristinare i nomi della versione precedente, all’interno di Google Maps Russia”.

Il governo ucraino ha perso il controllo della penisola della Crimea nella primavera del 2014 in seguito di un discusso referendum basato sulla scissione dall’Ucraina e sull’adesione alla Federazione Russa. La maggior parte del mondo non riconosce la conseguente annessione del territorio della Crimea da parte della Russia.