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Islam contro le mutilazioni genitali femminili

di Amna Nusair, traduzione italiana di Milena Rampoldi, ProMosaik


L’intervento della mutilazione genitale femminile non deve essere praticato in quanto è connesso a una questione di significativa importanza nella vita dell’uomo
e della donna, oltre a influire in modo negativo su una relazione alla quale l’Islam tiene molto (vale a dire la vita coniugale). L’Islam raccomanda la cura etica e psicologica delle attitudini delle donne e rispetta la soddisfazione sessuale sia dell’uomo
che della donna. Inoltre l’Islam ritiene necessario raggiungere il massimo piacere durante il rapporto sessuale e considera questo fatto come una delle azioni di disposizione naturale. La religione non mira a contrastare questa disposizione naturale; al contrario,
si preoccupa di regolare la modalità in cui soddisfarla al fine di mantenerla nell’ambito della legalità. Per lo più le persone vengono premiate grazie a questo piacere. Nella guida profetica viene narrato per conto di Abu Dharr che il Messaggero di Allah
(le preghiere e la pace di Allah veglino su di lui) ha detto: “…e nel rapporto sessuale dell’uomo (con sua moglie) c’è una
sadaqa.” (I Compagni) infatti chiedono: “Oh Messaggero di Allah, tra noi verrà premiato chi soddisfa la sua passione sessuale?” E il Profeta risponde: “Dimmi, se egli si fosse dedicato a qualcosa di vietato, non avrebbe commesso un peccato? Allo stesso
modo se egli si dedica a qualcosa di legittimo, deve ottenere una ricompensa” (riportato da Muslim). Inoltre Allah Onnipotente dice: “E ciò che è dovuto alle mogli è simile a quello che da loro ci si aspetta, nei limiti del ragionevole”. Il Sacro Corano si
preoccupa di fornire alla donna il suo diritto legale di provare piacere e soddisfazione sessuale come accade per l’uomo. Allah dice: “Le vostre mogli sono un luogo ove seminare il vostro seme, quindi diventano il vostro luogo di coltivazione, tuttavia voi
desideratelo e avanzate [rettitudine] per voi stessi.” Effettivamente “avanzare” indica i preliminari e la preparazione della moglie per il rapporto sessuale, affinché ognuno soddisfi il proprio piacere. Inoltre il Profeta dice: “Ogni volta che un uomo si
avvicina a sua moglie, deve avere dei preliminari con lei, e quando si rende conto che si trovano nella stessa condizione, allora deve avere il rapporto sessuale con lei.” Egli inoltre afferma: “Ogni volta che un uomo ha un rapporto sessuale con sua moglie,
deve essere chiaro con lei e quindi, se lui si ritiene soddisfatto non deve lasciarla fino a quando anche lei non sia soddisfatta.” Questo è l’Islam che rispetta le attitudini delle donne. Tuttavia le usanze naif che abbiamo ereditato da ere antiche non rispettano
le attitudini delle donne, piuttosto limitano questo desiderio sessuale, mutilando questi organi dal corpo femminile, sebbene questo fatto non abbia niente a che fare con il desiderio. Senza dubbio, il taglio di questi organi rappresenta un tipo di offesa
che è vietata dalle leggi umane e divine. Abbiamo l’urgente necessità di comprendere bene l’essenza della legge islamica, in particolar modo le questioni che riguardano la condizione delle donne. Dobbiamo distinguere tra le tradizioni ingiuste relative alle
donne e le legislazioni che Allah Onnipotente ha imposto al fine di conferire alle donne il loro diritto, per poter essere in grado di evitare di mischiare le questioni e le pratiche inique nel nome della legge islamica che non ha nulla a che vedere con tali
pratiche.