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ANKARA: TENTATO ATTACCO ALL’AMBASCIATA ISRAELIANA, MORTO L’ASSALITORE

21 Settembre 2016

L’uomo, un torco di 38 anni con disturbi mentali, era armato solo di coltello. E’ stato ucciso dalle forze di sicurezza

Mattinata carica di tensioni ad Ankara, dove un uomo ha tentato di attaccare l’ambasciata israeliana. L’assalitore era armato di coltello e sarebbe stato ferito a morte dalla polizia. Si tratta di Osman Nuri Caliskan, un turco di 38 anni con disturbi mentali, che al momento dell’attacco avrebbe gridato: “Fermeremo il massacro in Medio Oriente”.

Non è ancora chiaro se assieme a lui ci fosse un’altra persona. L’ambasciatore e tutto il personale diplomatico presente nella struttura sono stati subito messi in salvo dall’intervento delle forze di sicurezza. Nei successivi controlli i militari hanno rinvenuto un pacco sospetto. Sembrano dunque esclusi legami dell’attentatore con il terrorismo internazionale

La Turchia da qualche mese vive un periodo difficile. Nell’ultimo hanno il Paese è stato getto di attacchi, tra questi vanno ricordati in particolare quelli di Ankara, costato la vita a 37 persone, e quello dell’aeroporto Ataturk di Istanbul, che ha fatto 41 vittime. A ciò si è aggiunto il fallito golpe del 15 luglio, organizzato da alcuni ufficiali dell’esercito per rovesciare Recep Tayyip Erdogan. Come conseguenza il governo ha rafforzato la sicurezza e proclamato lo stato di emergenza. Nel sud della Turchia, poi, si sono moltiplicati gli scontri tra militari e uomini del pkk curdo, che chiedono l’indipendenza.