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Terremoto Centro Italia, cosa sappiamo

Lettera 43
28 Agosto 2016

Almeno 292 morti a causa del sisma, circa 3.554 gli assistiti dalla Protezione civile. Intanto la Procura sequestra la scuola di Amatrice crollata. E l’Anac chiede la verifica degli appalti.

Il sussulto degli Appennini ha fatto tremare l’Italia ancora una volta.
Nella notte del 24 agosto, nelle province di Rieti e Ascoli Piceno, un sisma di magnitudo 6.0 della scala Richter ha provocato almeno 292 morti e 388 feriti, distruggendo i paesi di Amatrice, Accumoli, Pescara del Tronto e Arquata del Tronto. Le scosse di replica hanno superato quota 2 mila, secondo l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.
SEQUESTRATA LA SCUOLA DI AMATRICE. La procura di Rieti ha disposto il sequestro dell’edificio della scuola Romolo Capranica di Amatrice gravemente lesionata dal sisma del 24 agosto. Il procuratore capo di Rieti, Giseppe Saieva, sta disponendo numerosi sequestri di edifici anche ad Accumoli e in tutta l’area del sisma.
L’ANAC ACQUISICE DOCUMENTI. Intanto l’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione guidata da Raffaele Cantone, ha chiesto alla Guardia di Finanza di acquisire la documentazione relativa alle gare per i lavori di ristrutturazione della scuola di Amatrice, crollata in conseguenza del sisma, e in particolare di svolgere accertamenti sugli affidamenti degli appalti.
Mentre si affacciano gli interrogativi sulla ricostruzione e si contano le scarse risorse destinate alla prevenzione del rischio, il Consiglio dei ministri ha stanziato i primi 50 milioni di euro. Ecco le cose che sappiamo finora.

1. Il bilancio provvisorio: 290 morti, 387 feriti, estratte vive 238 persone

Secondo la direzione di comando e controllo della Protezione civile le vittime accertate del terremoto sono al momento 292, con le due estratte lunedì 29 agosto dalle macerie ad Amatrice. In dettaglio i morti sono 231 ad Amatrice, 11 ad Accumoli e 50 ad Arcuata. Sono invece 3.554 le persone assistite nei campi e nelle strutture allestite dopo il terremoto. 999 persone hanno trovano alloggio nelle strutture messe a disposizione nella Regione Lazio, in 1351 nelle Marche, 1072 persone nelle aree e strutture predisposte in Umbria, mentre un centinaio di persone risultano alloggiate in aree allestite in Abruzzo. La disponibilità complessiva è di oltre 5871 posti, ai quali si aggiunge la possibilità di predisporre ulteriori moduli secondo necessità.
Una bambina di 10 anni, rimasta intrappolata per 15 ore, è stata salvata a Pescara del Tronto. Non ce l’ha fatta, invece, un bambino di 11 anni che per ore i soccorritori hanno cercato di liberare ad Amatrice. E ad Arquata del Tronto è morta una bambina di soli 18 mesi, la cui mamma, già sopravvissuta al terremoto dell’Aquila, adesso si trova in ospedale (i volti e le storie delle vittime).

2. Hotel Roma, ancora corpi sotto le macerie

Una delle situazioni più drammatiche riguarda l’hotel Roma di Amatrice, dove, contrariamente a quanto si credeva in un primo momento, pare fossero alloggiate circa 30 persone (e non 70). Per lo più turisti, in visita nel piccolo centro del Reatino. Il sisma ha distrutto quasi del tutto la struttura, ma «almeno una ventina di loro sono riusciti a fuggire prima del crollo», ha detto il funzionario dei vigili del fuoco Carlo Cardinali.
Lunedì 29 agosto sono stati recuperati i corpi di due donne, quello di una terza è ancora sotto le macerie.

3. Circa 4 mila sfollati

Il sisma ha lasciato senza casa circa 4 mila persone tra il Lazio e le Marche. Il numero più alto ad Accumoli, con circa 2.500 sfollati. Nelle Marche, oltre ad aver raso al suolo Arquata del Tronto e la sua frazione Pescara del Tronto, il terremoto ha colpito un ventina di altri piccoli centri. In tutta la regione gli sfollati sono almeno 1.500. Per accoglierli i soccorritori hanno allestito le tendopoli.

4. La solidarietà dell’Aquila

La città dell’Aquila, ancora ferita dal terremoto del 2009, ha destinato agli sfollati di Amatrice 250 alloggi prefabbricati e antisismici del progetto C.a.s.e., l’insediamento abitativo voluto dall’ex premier Silvio Berlusconi. L’Asl locale ha messo a disposizione 60 posti letto.

5. Epicentro prossimo alla superficie

L’epicentro è stato registrato nei pressi di Accumoli, in provincia di Rieti. Il sisma è avvenuto a circa 4 chilometri di profondità e ha liberato in superficie la sua potenza devastatrice.
SUOLO SPOSTATO DI 16 CM. Nella zona di Accumoli il suolo si è spostato lateralmente di 16 centimetri. Lo indicano i dati dei satelliti Sentinel 1A e Sentinel 1B, che fanno parte del programma Copernicus dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), analizzati dall’Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell’ambiente del Cnr. Il movimento osservato dai satelliti il 29 agosto si somma all’abbassamento del suolo di 20 centimetri, rilevato il 28 agosto nella stessa aerea colpita dal terremoto del 24 agosto.

6. Il terremoto più forte dal 2009

Si è trattato del più forte terremoto in Italia da quello del 2009 all’Aquila, che però è stato circa due o tre volte più potente.
Per fare un confronto con gli altri grandi eventi sismici in Italia, quello del Friuli (1976) è stato di magnitudo 6.2, quello dell’Irpinia (1980) di magnitudo 6.8, quello di Umbria e Marche (1997) di magnitudo 5.6, quello della pianura padana modenese (2012) di magnitudo 5.9.

7. Rotta una faglia di 25 km

La causa è sempre la stessa, lo ‘stiramento’ dell’Appennino da Est a Ovest, dovuto al movimento della microplacca Adriatica, che si incunea tra due grandi placche che tendono a scontrarsi: quella africana che spinge verso Nord e quella euroasiatica. Il risultato è un fenomeno di estensione, una sorta di ‘stiramento’ della crosta terrestre per l’appunto, in corrispondenza dell’Appennino. La zona occupata dalla catena montuosa è frammentata in tante piccole faglie, che si rompono un po’ alla volta. Quella che si è rotta nella notte del 24 agosto è lunga circa 25 km.

8. Zona ad alta sismicità: i precedenti storici

Il terremoto è avvenuto in una zona ad alta sismicità tra Lazio, Umbria e Marche, in cui storicamente si sono verificate scosse molto forti. La più recente, di magnitudo 5.9, ha colpito Norcia nel 1979. Altri terremoti violenti sono avvenuti fra il XVII e il XVIII secolo. Il più grave, di magnitudo stimata 7, colpì Norcia e Cascia nel gennaio del 1703.

9. Stanziati 50 milioni per i primi interventi

Il Consiglio dei ministri del 25 agosto ha stanziato i primi 50 milioni di euro per il sisma, provenienti dalla dotazione di 235 milioni di euro del fondo per le emergenze del ministero dell’Economia. Il premier Matteo Renzi ha annunciato il blocco delle tasse nelle zone colpite e un piano di prevenzione chiamato Casa Italia.

10. Obama e Juncker: «Pronti ad aiutare l’Italia»

Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama si è detto pronto ad offrire all’Italia «aiuti e assistenza», esprimendo «il cordoglio e la solidarietà a nome di tutto il popolo americano». Anche Francia e Germania hanno offerto il proprio aiuto. Mentre il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha detto che l’Unione è pronta a fornire all’Italia «assistenza in qualsiasi modo possiamo».