General

Riforme di Ataturk: modernizzazione o regressione?

di Stefania Arru
3 Agosto 2016



Gli omicidi in nome
dell’onore tra il 1926 e l’introduzione del nuovo codice penale vennero
considerati come delitti “sanciti” dallo Stato stesso, in quanto il nuovo
governo ha ritenuto le condotte motivate dall’onore come meritevoli di
attenuazione del trattamento sanzionatorio.[1]
Innanzitutto, nel
codice penale del 1926, la disciplina relativa gli omicidi, sia intenzionali
che non, era racchiusa tra gli articoli 448 e 455[2]; in
particolare l’art 449[3]
prevedeva pene più aspre qualora la vittima fosse un membro della famiglia, un
parente, un figlio adottivo, un genitore adottivo e la pena capitale nel caso
in cui l’assassinio fosse premeditato. A dispetto della chiarezza normativa,
raramente i colpevoli di omicidio trascorrevano più di venti anni in prigione. Le
statistiche provano che in tutto il territorio turco, tra il 1974 e il 1989, il
tempo trascorso in carcere dei condannati per omicidio fu in media di 11,1
anni, che aumentò di poco fino a raggiungere 15,7 anni tra il 1990 e il 2005.
La mitezza dei verdetti
e l’effettivo periodo di tempo passato in detenzione è il risultato della
combinazione di diverse norme: gli articoli
462, 51, 29 e 59
[4].
Il primo articolo
menzionato è quasi il ritratto dell’articolo 377 del codice Zanardelli:
entrambe le norme prevedevano un’attenuante qualora l’omicidio fosse stato
commesso in ragione della scoperta della relazione illegittima della moglie,
della madre, della figlia o della sorella. La formale differenza tra i due
risiede nella lettera dell’art 462, il
quale non fa riferimento solo al tradimento della moglie, ma comprende anche
quello del marito
, in particolare si dispone la medesima riduzione di pena
sia che l’omicida risulti il marito che la moglie: si degrada l’ergastolo ad
una detenzione da 4 a 8 anni, la punizione della pena di morte si trasforma in
reclusione da 5 a 10 anni, e si riducono tutte le altre possibili sanzioni sino
ad un ottavo. [5]
 Nella prassi giurisprudenziale turca,
tuttavia, non è quasi mai stata applicata l’attenuante ai soggetti attivi di
sesso femminile che avevano ucciso il partner,
la norma era pensata solo in riferimento all’imputato maschio e alla donna
traditrice, sia dalla giurisprudenza che dottrina, infatti le prime
manifestazioni di favore della abolizione della norma avevano come punto focale
la situazione della donna e i suoi diritti. Di fatto, quindi, la differenza con
la disciplina prevista dal codice Zanardelli rimaneva solo sulla carta.
A conferma della
disparità di trattamento tra uomo e donna insita nell’articolo, si consideri
una pronuncia giurisprudenziale della Corte penale di secondo grado di Istanbul[6],
nel verdetto il giudice accusò la norma di essere discriminatoria e di violare
i diritti delle donne; egli disse che “il
diritto alla vita e lo sviluppo materiale e morale di ognuno si basa su diritti
intangibili, irrisolvibili e irrinunciabili. Questo articolo deriva dalla pretesa di un soggetto di possedere e dominare
una donna,
che non ha la possibilità di prendere decisioni per sé stessa,
non gode delle proprie libertà, e sebbene abbia raggiunto la maggior età e sia
in grado di decidere il giusto e lo sbagliato, l’egoismo dell’uomo non le
permette d amare un’altra persona; e l’idea del pulire il proprio onore, non ha
nulla n conformità con i principi generali della legge”[7].
Dal discorso del giudice merge chiaramente a chi fosse destinato in realtà
l’articolo e quale fosse la sua concreta applicazione.
La norma fu
sottoposta al giudizio di legittimità costituzionale e fu salvata dalla Corte
Costituzionale in quanto la questione di legittimità in un caso relativo
all’uccisione di un uomo da parte della sorella, non risultava pertinente; nel
giudizio però ”….si produsse una
motivazione interessante rispetto ai beni giuridici: affermando che corpo e
vita sono i maggiori beni giuridici dell’individuo e in una società
pluralistica democratica e partecipativa non ci può  essere alcuna attenuante per motivi di tutela
dell’onore famigliare.”[8]

L’affermazione della Corte pone una base iniziale all’abrogazione della norma,
che avviene di fatto nel 2005, con l’introduzione del nuovo codice penale
turco.
L’articolo, ora
modificato[9],
era prevalentemente applicato in combinato disposto con l’attenuante generica
prevista dall’art 51[10],
che disponeva la diminuzione fino ai due terzi della pena di omicidio, se
l’assassinio fosse stato commesso come reazione ad un dolore incontrollabile o
una provocazione illecita.[11]
La ratio su cui si fondava l’attenuante risiedeva nella convinzione che la
donna fosse corresponsabile dell’accaduto, e presentando perciò una sorta di
forma di tolleranza verso tali omicidi e di modalità per valorizzare gli usi
locali.
L’effetto della
provocazione illecita era rappresentato dal puro stato d’ira o di malessere
psichico, senza limiti personali o temporali.
Per quanto concerne
il significato dell’espressione “provocazione
illecita”
, la giurisprudenza di merito ha sempre interpretato il termine
“illiceità” nella sua forma più estesa, individuandolo come qualsiasi atto
provocatorio su usi e costumi, che sono l’espressione della cultura del
colpevole. In altre parole, la causa della provocazione deriverebbe quindi da
una condotta di offesa o di violazione delle regole culturali della famiglia o
della comunità in cui il reo vive.
Se a seguito
dell’analisi e della valutazione dei fatti, il giudice avesse identificato una
forte gravità della provocazione, avrebbe potuto dar sfogo alla sua
discrezionalità e sentirsi libero di dare il peso desiderato alla cultura
dell’imputato, e tener conto del suo grado di attaccamento alla tradizione e
agli usi. “Il parametro della
provocazione era, dunque, appiattito su un criterio meramente soggettivo
dipendente anche dal grado di arretratezza o tradizionalismo dello stesso reo”.[12]
Un’altra norma che
permetteva al giudice di diminuire la sanzione penale era l’art 59[13].
Il punto centrale della norma consisteva nella libertà lasciata al magistrato
giudicante di operare una riduzione di un sesto della pena detentiva nel caso
in cui si accertasse la commissione del reato.
La totale discrezionalità del giudice
governava poi il procedimento, egli non doveva motivare sulle prove e era
legittimato ad disporre la pena che riteneva più adeguata all’imputato in
questione.
Qualora l’omicidio
intrafamiliare rappresentasse il “culmine
della passione
”, l’art 462cp era applicato in combinato disposto infine con
l’articolo 29[14]
del codice penale, che regolava la fattispecie di omicidio come il risultato
dell’ingiusta provocazione causata dalla condotta della vittima e stabiliva la
riduzione massima dei sette ottavi rispetto alla pena base di omicidio. In
questo contesto la provocazione era originata dalla gelosia, dallo stato d’animo
generato da una relazione amorosa. Il crimine d’onore è qui sinonimo di crimine
passionale, il movente si individua nella relazione amorosa intercorsa tra due
amanti.[15]
Un altro gravissimo
problema collegato al contesto dei delitti d’onore è l’infanticidio, un reato che ha una lunga storia in Turchia e
rappresenta l’atto estremo di una madre vittima della propria famiglia e della
propria cultura, che considera il neonato come il frutto immorale di un
comportamento disonorevole.
La norma concernente
l’infanticidio è l’articolo 453[16],
il quale disponeva una riduzione della pena detentiva da 8 a 12 anni nel caso
in cui la madre avesse ucciso prima o dopo il parto il figlio al fine di
salvare il proprio onore. Secondo alcuni la norma sarebbe stata passibile di
interpretazione a estensiva a vantaggio di altri soggetti attivi: in
particolare per salvaguardare l’onore della sorella e della nonna della donna
che ha appena partorito il neonato. Secondo altri invece è pensata solo nei
confronti della madre del neonato: si deve necessariamente optare per
un’interpretazione letterale e circoscritta all’unica persona che si trova in
uno stato mentale confusionale e influenzato dalle conseguenze che porterebbe
dell’esistenza di un figlio per la madre e per la famiglia, che certamente non
tollererebbe un parto nato da una relazione disonorevole.[17]



[1] CORBIN, Between
saviors and savages: the effect of Turkey’s revised penal code on the
transformation of honor killings into honor suicides and why community
discource is necessary for honor crime eradication, in Emory international law
rewiew,2014,  vol. 29, pag 303.
[2]Capo
riservato alla disciplina dell’omicidio.
PERVIZAT, Tackiling
honour in the aftermath with a good practice
, 2009, pag 5.
[3] Art 449cp : Adam öldürmek fiili: 1. Karı, koca,
karde
ş, babalık, analık, evlatlık, üvey ana, üvey baba, üvey
evlat, kayınbaba, kaynana, damat ve gelinler hakkında i
şlenirse;
2. Zehirlemek suretiyle yapılırsa; Fail, müebbet a
ğır
hapis cezasına mahkum olur.
“Omicidio : nel caso in cui la
vittima sia la moglie, il marito,  il
figlio , il nipote, lo sposo o la sposa o genitori (naturali o adottivi) o (2)
l’omicidio sia commesso con l’utilizzo di veleno, la pena prevista è l’ergastolo.
http://www.wipo.int/wipolex/en/text.jsp?file_id=243676.
Ultima consultazione : 10/11/2015.
[4] CORBIN, Between
saviors and savages: the effect of Turkey’s revised penal code on the transformation
of honor killings into honor suicides and why community discource is necessary
for honor crime eradication, in Emory international law rewiew,2014,  vol. 29, pag 304.
[5]
RIONDATO e ALAGNA, Padova University press, Diritto penale della repubblica di
Turchia, 2012, pag 199-201.
[6]
Corte di Appello di Bakırköy,
İstanbul,1995, n
52.
[7] PERVIZAT, Tackiling
honour in the aftermath with a good practice
, 2009, pag 6.
(Traduzione
personale)
[8]
RIONDATO e ALAGNA, Padova University press, Diritto penale della repubblica di
Turchia, 2012, pag 202.
[9]
La norma ora regola la sospensione dell’esecuzione della sentenza.
[10]
Articolo 51cp : Bir kimse haksız bir tahrikin husule getirdi
ği
gazap veya
şedit bir elemin tesiri altında bir
suç
işler
ve bu suç a
ğırlaştırılmış
müebbet a
ğır hapis cezasını müstelzim
bulunursa müebbet a
ğır
hapis cezasına
ve müebbet a
ğır hapis cezasını müstelzim
bulunursa yirmi dört sene a
ğır hapis
cezasına mahkum
olur. Sair hallerde i
şlenen suçun cezasının dörtte biri
indirilir.  Tahrik a
ğır
ve
şiddetli olursa ağırlaştırılmış
müebbet a
ğır hapis cezası yerine yirmi dört
sene ve müebbet a
ğır hapis cezası yerine on beş
seneden a
şağı
olmamak üzere a
ğır hapis cezası verilir.
Traduzione del paragrafo in esame.
http://www.wipo.int/wipolex/en/text.jsp?file_id=243676.
Ultima consultazione:
10/11/2015.
[11] CORBIN, Between
saviors and savages: the effect of Turkey’s revised penal code on the
transformation of honor killings into honor suicides and why community
discource is necessary for honor crime eradication, in Emory international law
rewiew,2014,  vol. 29, pag 305.
[12]
RIONDATO e ALAGNA, Padova University press, Diritto penale della repubblica di
Turchia, 2012, pag 203.
[13]
Articolo 59 cp : Kanuni tahfif sebeplerinden ayrı olarak mahkemece her ne zaman
fail lehine cezayı
hafifletecek
takdiri sebepler kabul edilirse a
ğırlaştırılmış
müebbet a
ğır hapis cezası yerin müebbet ağır
hapis ve müebbet a
ğır hapis yerine 30 sene ağır
hapis cezası hükmolunur.Di
ğer cezalar
altıda birden fazla olmamak üzere indirilir.
http://www.wipo.int/wipolex/en/text.jsp?file_id=243676.
“Il giudice è libero di attuare una riduzione di pena, in particolare la pena
dell’ergastolo può essere ridotta a 30 anni di reclusione, mentre per tutte e
altre sanzioni la riduzione massima può arrivare fino ad un sesto rispetto alla
pena base.”
[14]
Articolo 29 cp : Kanunda sarahaten yazılmı
ş
olmadıkça cezalar ne artırılabilir, ne eksiltilebilir ve ne de de
ğiştirilebilir.
Kanunun muayyen bir nisbet dairesinde cezayı artırıp eksiltmeyi emretti
ği
yerlerde mevcut olante
şdit veya tahfif edici sebepler
nazara alınmaksızın o fiil hakkında ne ceza tayin edilecekse tezyit ve tenkis
keyfiyeti o ceza üzerinden icra olunur. E
ğer
bir çok esbap içtima etmi
ş olursa artırıp eksiltme hususu,
ondan evvelki artırma ve eksiltme neticesi olan ceza miktarı üzerinden cereyan
eder.E
ğer içtima eden sebeplerden bazısı
artırmayı ve bazısı eksiltmeyi müstelzim olursa ilk önce artırmakla i
şe
ba
şlanır.Bütün hallerde mücrimin yaşı,
akli haleti, esbabı muhaffifei takdiriye ve tekerrür hususları busıra takip
olunmak
şartile en sonra nazara alınır.
Ceza artırılır veya eksiltilirken kanunun sureti mahsusada tayin etti
ği
ahval müstesna olmaküzere her nevi ceza için muayyen olan hudut tecavüz
edilemez. Hafif hapis, a
ğır veya hafif para cezalarının
tertibi iktiza eden hallerde kanuni sebeplerden dolayı bu cezaların, 19,21 ve
24 üncü maddelerde yazılı a
şağı
hadlerinden daha az bir miktarının verilmesi icap etti
ği
takdirde bunların yerine, taahhüt alma
ğa
hacet kalmaksızın, adli tevbih yapılır. Traduzione della parte relative alla
provocazione ingiusta nel paragrafo in esame.
http://www.wipo.int/wipolex/en/text.jsp?file_id=243676.
Ultima consultazione :
10/11/2015
[15] CORBIN, Between
saviors and savages: the effect of Turkey’s revised penal code on the
transformation of honor killings into honor suicides and why community
discource is necessary for honor crime eradication, in Emory international law
rewiew,2014,  vol. 29, pag 305.
[16] Articolo 453cp : Öldürme fiili, anası
tarafından
şerefini kurtarmak saikiyle yeni doğmuş bulunan çocuğa karşı işlenmiş ise faile sekiz yıldan
oniki yıla kadar hapis cezası verilir.
[17] PERVIZAT, Tackiling
honour in the aftermath with a good practice
, 2009, pag 7.