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Harley-Davidson, multa di 12 mln di dollari per le emissioni delle moto

19 Agosto 2016


L’azienda pagherà per aver venduto sistemi che aumentano la potenza delle motociclette che inquinavano troppo. Ma non ammette di aver colpa. È quanto si legge sul sito della Bbc.

A barare sulle emissioni non è solo il mondo delle auto, ma anche quello delle moto. Harley-Davidson ha concordato con l’agenzia per la protezione dell’ambiente statunitense (Epa) il pagamento una multa di 12 milioni di dollari per aver venduto tra il 2008 e il 2015 sistemi che aumentano la potenza delle motociclette che inquinavano troppo. È quanto si legge sul sito della Bbc.
340 MILA SUPER TUNER VENDUTI. Nel mirino dell’agenzia i ‘super tuner’, dispositivi che consentono di dare potenza alla moto ma che aumentano pure le emissioni nocive. Secondo le autorità Usa dal 2008 ne sono stati venduti circa 340 mila. Harley è stata inoltre accusata di aver messo in vendita oltre 12.600 moto che non soddisfavano i requisiti del Clear Air Act, la legge nazionale che disciplina le emissioni.  
L’azienda si è difesa spiegando che i dispositivi sono impiegati solo fuori dai percorsi urbani o comunque in aree circoscritte, soprattutto durante gare. L’Epa sostiene invece che gran parte delle moto interessate sia stata impiegata nelle strade pubbliche.
STOP ALLE VENDITE DAL 23 AGOSTO. Ora la Harley-Davidson, che ha definito l’accordo raggiunto «un buon compromesso», deve smettere di vendere i tuner entro il 23 agosto, nonché ricomprare gli stock in mano ai rivenditori e distruggerli entro fine mese. Da parte dell’azienda non c’è stata comunque alcuna ammissione di colpa.
Il dipartimento di giustizia Usa ha anche imposto al gruppo di investire 3 milioni di dollari su un progetto ambientalista che punta a ridurre il livello delle emissioni.
AUTORIZZAZIONI PER LA VENDITA. Inoltre se Harley vorrà vendere negli Usa i suoi super tuner dovrà ottenere un’autorizzazione da parte dell’ente governativo ‘California Air Resources Board’.  
La stretta del dipartimento di giustizia nei confronti delle emissioni è da ricondurre naturalmente al caso Volkswagen. Per l’ente «vista l’importanza di Harley-Davidson, si tratta di un importante passo avanti verso l’obiettivo di fermare la vendita di dispositivi difettosi che causano pericolose emissioni».