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Copasir: aumenta il rischio jihadisti Isis sui barconi dei migranti

13 Agosto 2016

A lanciare l’allarme il presidente Giacomo Stucchi: con la liberazione di Sirte «lo scenario è completamente cambiato». 
Non sono solo i documenti ritrovati a Sirte dove si parla di cellule Isis nel Milanese a preoccupare i servizi di sicurezza italiana. Con la liberazione della città libica dall’Isis, «lo scenario è completamente cambiato e cresce oggettivamente il rischio che dei militanti possano fuggire in Europa anche via mare». A lanciare l’allarme Giacomo Stucchi, presidente del Copasir, secondo cui «a lungo è stato altamente improbabile, se non impossibile che Daesh facesse viaggiare suoi affiliati sui barconi, esponendo ai rischi oggettivamente alti della traversata uomini su cui aveva investito in tempo e soldi».
«’CANI SCIOLTI’ VERSO L’EUROPA». Oggi, però, avverte il presidente, si è «in pieno caos, e nella fuga dalla Libia quelli che non sono diretti verso Sud potrebbero anche decidere di tentare la carta del viaggio in mare verso l’Europa. Sono cani sciolti, gente allo sbando, che scappa poi si tratta di capire quali intenzioni ha chi dovesse davvero arrivare in questo modo: semplicemente far perdere le proprie tracce oppure voler continuare a ‘combattere’ in nome della propria causa?».
«LE MINACCE SUI MURI SOLO PROPAGANDA». Quanto alle minacce a Roma lette sui muri della città libica, per il presidente del Copasir «vanno lette nell’ottica della propaganda fatta da Daesh negli ultimi anni e negli ultimi mesi, soprattutto in Libia. Nel mirino c’è l’Occidente in genere con tutti i simboli che il sedicente Califfato intende abbattere, e Roma come culla della cristianità è un bersaglio come qualsiasi altra città degli ‘infedeli’».
«I JIHADISTI NEL MILANESE? DI PASSAGGIO». Sulla presenza di jihadisti a Milano, Stucchi spiega che la situazione «è attentamente monitorata dalle nostre forze dell’ordine e dalla intelligence. Ci sono state inchieste e altre sono in corso ma in diversi casi potrebbe anche trattarsi di elementi solo di passaggio, che sono stati in certe zone e che adesso si trovano da tutt’altra parte».
«ATTENZIONE A PACCHETTI VIAGGIO IN ZONE A RISCHIO». Il presidente del Copasir mette in guardia da chi promette pacchetti vacanza a prezzi bassi in zone a rischio: «Vedo anche su Internet offerte di vacanze a prezzi decisamente bassi ma in aree a rischio: io farei grandissima attenzione prima di prenotare. Prima di farsi tentare da offerte stracciate per mete pericolose è il caso di consultare il sito della Farnesina». «In Thailandia c’è stata una serie di attentati nelle ultime ore: in questo caso la minaccia jihadista non c’entra, ma ci sono aree che anche per colpa del terrorismo internazionale hanno perso il 40-50%, in certi casi addirittura il 90% degli introiti legati al turismo: è normale che di fronte a migliaia di cancellazioni, si registri una proliferazione di offerte scontatissime, obiettivamente vantaggiose, legate alla necessità in qualche modo di limitare i danni. Ma per risparmiare poche centinaia di euro non si può mettere a rischio la vita».