General

Russia: Putin ratifica le leggi più liberticide dell’epoca post-Sovietica

di Sophie Tavernese, 27 luglio 2016.



Al secondo piano del civico 3 di
Potapovsky Pereulok, sede del quartier generale di Novaya Gazeta, fra i
più noti giornali indipendenti russi, è un via vai continuo. Si prepara
l’edizione che sarà in edicola l’indomani. A dominare l’apertura – come
prevedibile – la controfirma da parte di Vladimir Putin di una serie di leggi liberticide, già approvate dal parlamento russo – la Duma – a fine giugno.

 

Appena arrivati, ci accoglie una giovane
inviata della redazione politica, Nataliya Olegovna. “Il pacchetto di
leggi – che prende il nome della deputata che le ha fortemente
sostenute, Irina Yarovaya – è stato approvato da una Duma in scadenza (a
settembre, infatti, si terranno nuove elezioni, ndr). La legge anti-terroristica ora controfirmata, e quindi ratificata, da Putin – spiega Nataliya – è del tutto folle.


Le leggi anti-terroristiche Yarovaya e il “grande fratello” russo


Il pacchetto di leggi voluto dal presidente Putin amplia enormemente i poteri dello stato, rafforza i controlli sui cittadini e limita i diritti civili garantiti dalla Costituzione.
Le autorità ottengono il potere di privare i russi della loro cittadinanza
– solo quando essa è doppia – in alcuni casi individuati dai codici:
per esempio nel caso in cui si lavora in organizzazioni internazionali
senza il permesso del governo, o nel caso in cui non si denuncino
crimini di cui si è a conoscenza o si postano o twittano testi o
immagini ritenuti illegali.



Inoltre, le forze dell’ordine possono revocare il diritto di viaggio all’estero a quanti vengano condannati per aver diffuso contenuti “criminali” sul web e hanno altresì il diritto di accedere a tutte le conversazioni telefoniche private nonché alle mail scambiate attraverso reti russe.
I fornitori di servizi di telecomunicazioni, inclusi tutti gli
internet provider, saranno tenuti a memorizzare e a conservare per mesi
le registrazioni delle telefonate dei propri clienti e tutti i messaggi
inviati.

“L’opposizione democratica protesta, ma si limita a rilasciare semplici
dichiarazioni. I pochi media indipendenti rimasti, come il nostro,
stanno alzando un polverone per cercare di informare l’opinione
pubblica. Ma la maggior parte dei russi ignora quanto sta accadendo. Salvo poi rimanere tutti sorpresi quando internet diventerà molto più costoso”, spiega Nataliya.


La Duma, “stampante impazzita”


Nataliya racconta che ormai il parlamento viene definito in Russia la “stampante impazzita”, a causa delle leggi orribili approvate negli ultimi 5 anni.
Gli attuali membri della Duma sono stati eletti nel 2011 con il 49% dei
voti andati al partito “Russia Unita” e con centinaia di casi di brogli
elettorali accertati. Migliaia di russi hanno manifestato in piazza nei
giorni successivi, ma il governo ha represso duramente le proteste.


Così la Duma per prevenire future rivolte ha approvato una legge che
moltiplica le sanzioni per quanti partecipano a raduni illegali,
rendendo sempre più le manifestazioni fuori legge.
 

Ma questa non è stata l’unica legge assurda approvata dal parlamento.
Per esempio è stato vietato ai cittadini americani di adottare orfani
provenienti dalla Russia (numerosi bambini vivono in condizioni
terribili e spesso muoiono in strutture non adatte alla loro
accoglienza), o trasformato in criminale chi ha semplicemente preso
parte a proteste contro il governo.



“Ora attendiamo con ansia settembre per vedere se dalle prossime
elezioni nascerà qualcosa di nuovo e di positivo per il Paese, ma
sinceramente non nutro molte speranze”, ammette la giornalista. “Se
anche i membri dei partiti di opposizione venissero eletti, in numerose
occasioni si sono già dimostrati incapaci di portare avanti delle
posizioni coerenti”.

FONTE: East journal