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Le lingue più parlate? Cinese tra gli umani e Java tra le macchine

di Riccardo Saporiti, 28 luglio 2016.



Il cinese nel mondo reale, Java in quello virtuale. Sono queste le
lingue più parlate nel mondo: ben 1 miliardo e 300 milioni le persone
che comunicano tra loro utilizzando una variante del mandarino, mentre
oltre il 19% delle pagine Web è stata scritta utilizzando il codice
ideato nel 1995 da James Gosling.

Intanto le lingue umane. Che la più diffusa fosse quella parlata nel
Paese più popoloso del mondo certamente non stupisce. Sono però 35 gli
Stati nei quali il cinese è considerato la prima lingua. A dirlo è
Ethnologue, progetto che dal 1951 si occupa di catalogare i linguaggi
parlati dagli esseri umani. Sul proprio sito questa piattaforma censisce
23 idiomi che vengono utilizzate come prima lingua da almeno 50 milioni
di persone.




Al secondo posto della classifica non c’è l’inglese, come si potrebbe
ipotizzare, ma lo spagnolo, che viene impiegato per le comunicazioni
quotidiane da 427 milioni di persone. Segue la lingua di Sua Maestà,
parlata da 339 milioni di individui, l’arabo, utilizzato da 267 milioni
di persone, e l’hindi, impiegato correntemente da 260 milioni di
indiani. 

È interessante notare come siano quattro le lingue originarie
dell’India che rientrano in queste classifica. Detto dell’hindi ecco il
telugu, parlato da 74,2 milioni di persone, il marathi, utilizzato da
71,8 milioni di individui, e il tamil, principale via di comunicazione
per 67,8 milioni di indiani. E l’italiano? Sta al 21simo posto della
classifica e viene impiegato come prima lingua da 63,4 milioni di
persone, sette in più di quante ne vivano effettivamente in Italia.




Ethnologue mostra anche quante lingue vengono parlate all’interno di
ogni singolo Paese. E la nazione più poliglotta è la Papua Nuova Guinea,
dove vengono utilizzati ben 840 idiomi, tutti peraltro di origine
locale. Poi ci sono la vicina Indonesia con 709 lingue, la Nigeria con
527, l’India con 453 e gli Stati Uniti con 430. In Italia sono 44 le
lingue censite, delle quali ben 34 “autoctone”, a testimoniare la
varietà dei dialetti parlati nelle regioni italiane. Che, ovviamente,
non sono comunque paragonabili come quantità alle lingue che si possono
sentire passeggiando per una città nel sud-est asiatico.




E le macchine? In questo caso non c’è una distribuzione geografica.
Ma, certamente spinto dallo sviluppo delle app per smartphone e tablet, è
Java il linguaggio di programmazione più utilizzato, tanto che è stato
utilizzato per scrivere quasi il 20% delle righe di codice presenti in
Rete. Una preponderanza paragonabile a quella del cinese tra gli umani
quella evidenziata dal Tiobe Index, un indice che viene compilato
utilizzando 25 motori di ricerca. 

E censendo tutti i linguaggi che siano
presenti su Wikipedia, che ritornino più di 5mila occorrenze se
ricercate su Google e universalmente computabili. Ovvero utilizzabili
per calcolare ogni espressione generabile attraverso una macchina di
Turing. A completare il podio ecco C e C++, che rappresentano
rispettivamente il 12,2 ed il 6,3 di ciò che si trova sul web. E che per
“andare a medaglia” hanno dovuto superare molte più prove di quelle
sostenute da spagnolo e inglese per arrivare rispettivamente seconda e
terza tra i linguaggi naturali.



FONTE: Il sole24ore