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Anche i curdi pensano a una Brexit

di trad. Stefania Mascetti


 


L’idea del Regno Unito di uscire dall’Unione europea ha risollevato
la discussione sulla possibile uscita dei curdi dall’Iraq e dell’Iraq
dalla Lega araba. 

Vista la crisi all’interno del Governo regionale del Kurdistan (Krg)
tra i due principali partiti, il Partito democratico del Kurdistan (Kdp)
e l’Unione patriottica del Kurdistan (Puk), il presidente del Krg ha
chiesto a tutti i partiti, anche alla sua lista Gorran, di discutere il
futuro di uno stato curdo indipendente.


In discussione ci sono due idee.

Secondo la prima ipotesi, la soluzione va trovata a Baghdad, perché
in questi tempi di crisi non esiste una vera indipendenza. Prendere le
distanze da Baghdad, pur con tutte le debolezze del governo centrale,
vorrebbe dire finire sotto la pressione della Turchia o dell’Iran.
Quando si è stretti tra due imperi, è meglio rimanere semi indipendenti
ma all’interno di un Iraq federale.


La seconda ipotesi si poggia sull’idea che la debolezza di Baghdad è
l’ultima e migliore opportunità di lasciare il governo centrale. Il
presidente Masuod Barzani vorrebbe compiere questo passo storico, pur
con tutti i suoi pericoli. L’esempio britannico gli ha dato una spinta
decisiva.


Nel mondo arabo iracheno un gruppo di blogger ha lanciato un
referendum sullo stile di quello del Regno Unito: cosa pensi dell’avvio
di un processo per ritirarsi dalla Lega araba? 

Sembra uno scherzo ma
esprime il sentimento di abbandono da parte del mondo arabo sunnita nei
confronti dell’Iraq, il quale sta combattendo i jihadisti dello Stato
islamico che minaccia il mondo intero. 

Ma entrambe le fazioni aspettano di vedere cosa farà il prossimo governo statunitense e quale sarà la sua strategia. 

FONTE: Internazionale