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Nicaragua: Daniel Ortega ancora candidato del FSLN

di Giorgio Trucchi, 08 Giugno 2016.

Sarà la settima volta in 32 anni. L’opposizione sceglie un ex contra.
Non ci sarà osservazione elettorale, solo accompagnamento di esperti.

Il presidente nicaraguense Daniel Ortega sarà il candidato del Fronte
sandinista di liberazione nazionale, Fsln, e dell’Alleanza Unita
Nicaragua trionfa alle elezioni generali del prossimo 6 novembre. L’hanno deciso,
all’unanimità, gli oltre 1900 delegati che sabato scorso hanno preso
parte al VI Congresso sandinista nazionale “Comandante Tomás Borge
Martínez”.


Per Daniel Ortega, che a novembre
compirà 71 anni, sarà la settima candidatura in 32 anni (1984-2016) e
avrà la possibilità di ricoprire per la quarta volta la carica
presidenziale, la terza consecutiva. A permettere la nuova candidatura è
stata la riforma costituzionale del 2014, che ha dato il via libera
alla rielezione presidenziale continua e indefinita – prima era limitata
a due periodi non consecutivi – e che consegna la vittoria al candidato
che ottiene la maggioranza relativa dei voti.


“Il nostro impegno con la popolazione è
sempre lo stesso: continuare e migliorare quello che abbiamo iniziato a
fare dal 2007. Da noi si aspetta che garantiamo la pace, la stabilità,
la sicurezza, che continuino i programmi socio-produttivi e quelli
alimentari, che si proceda con la costruzione di nuove infrastrutture,
che continui a migliorare la salute e l’educazione”, ha detto Ortega.


“Siamo la sola forza politica in grado
di garantire la continuità della pace e la ricerca del consenso,
elementi che assicurano la stabilità socioeconomica nel paese”, ha
aggiunto.


Il Congresso ha approvato altre tre risoluzioni, con le quali si concede a Ortega la facoltà di scegliere il candidato alla vicepresidenza, di dare continuità alla politica di alleanze e di definire la lista
dei candidati e delle candidate del Fsln alla Asamblea Nacional e al
Parlamento Centroamericano. Riserbo assoluto su chi potrebbe essere la
persona che lo accompagnerà in questa nuova avventura elettorale, anche
se non sarebbe una sorpresa se fosse una donna visto le politiche sulle
pari opportunità nell’accesso alle cariche elettive promosse dal partito
e governo sandinista.


Sondaggi favorevoli al Fsln


Secondo l’ultimo sondaggio dell’istituto
d’indagine demoscopica M&R Consultores, a sei mesi dalle elezioni
il presidente Ortega continua a godere di un ampio consenso tra la
popolazione nicaraguense e raccoglie il 63,7% delle intenzioni di voto.
Il 24% degli intervistati si è dichiarato indeciso e solo il restante
12,3% voterebbe per l’opposizione.


Chi ha detto di voler votare per Ortega e
il Fsln ha assicurato che l’attuale governo e il partito si occupano
dei problemi reali delle persone  e propongono soluzioni credibili
(58,5%). Più del 64% ha invece detto che infondono fiducia per il
futuro. M&R Consultores ha inoltre spiegato che Ortega e il partito rojinegro hanno uno zoccolo duro del 43% e un margine di crescita che li potrebbe proiettare al 69%.


Ortega è stato rieletto nel 2011 con il 62,45% dei voti.


No all’osservazione elettorale


Durante il suo intervento davanti ai
delegati del VI Congresso sandinista, il presidente nicaraguense ha
eliminato qualsiasi dubbio circa la presenza o meno di osservatori
elettorali per le elezioni di novembre. 
“Qui è finita l’osservazione.
Che vadano a osservare i propri paesi. Che vadano a sistemare le cose a
casa loro dove ci sono livelli alti di violenza, delinquenza e
razzismo”, ha detto.


Durante la convocazione alle elezioni
presidenziali fatta dai magistrati del Consiglio supremo elettorale, il
presidente di questo organo dello Stato, Roberto Rivas, ha presentato
gli esperti elettorali – quasi tutti magistrati latinoamericani con una
vasta esperienza in questo campo –che accompagneranno l’intero processo.
Nessun accenno a un possibile invito, come nel passato, a missioni
d’osservazione dell’Organizzazione degli stati americani, dell’Unione
europea o del Centro Carter.


Contro le dichiarazioni di Ortega si
sono scagliati i partiti e movimenti di opposizione riuniti nella
Coalizione nazionale per la democrazia, Cnd, i quali assicurano che
l’osservazione elettorale è prevista dalla Legge Elettorale.


“Voi siete magistrati. Non violate la
legge solamente perchè ve lo dice Ortega”, ha detto Eduardo Montealegre,
coordinatore de la Cnd, durante la convention straordinaria del Partito
liberale indipendente, Pli, che ha scelto i candidati da opporre a
Ortega.


Opposizione divisa e con poche proposte



Luis Callejas, ex medico della Contra durante la guerra civile degli
anni 80 e attuale deputato del Pli, è stato confermato come candidato
alle elezioni presidenziali di novembre. Sarà accompagnato da Violeta
Granera, figlia di un senatore somozista e direttrice della ong
Movimiento por Nicaragua, con ottimi legami con i settori
ultraconservatori nordamericani. Da sempre ferrea oppositrice del
governo sandinista ed elemento di spicco della cosidetta società civile.
 


La convention del Pli è servita ai
candidati per mandare i primi messaggi. “Io sono medico e so cosa vuole
dire essere sani. La dittatura di Ortega è un cancro e bisogna
estirparlo”, ha detto Callejas. Granera ha rincarato la dose. “Sono
sicura che nessuno di voi legittimerà questa nuova farsa elettorale.
Sono disposta ad accompagnare la coalizione e la cittadinanza in azioni
concrete di resistenza civica. L’unica via possibile è quella di
elezioni libere e trasparenti”.


Divisa e litigiosa, l’opposizione si è
frammentata col passare degli anni. Lo stesso Pli è diviso in quattro
fazioni che si contendono la personalità giuridica e la rappresentanza
legale del partito. Quasi nulla è stato anticipato su quello che sarà il
programma di governo.


Il 6 novembre circa 3,6 milioni di
nicaraguensi saranno chiamati a eleggere un presidente e un
vicepresidente della Repubblica, 90 deputati alla Asamblea nacional e 20
al Parlamento centroamericano. La campagna elettorale iniziarà
ufficialmente il 20 agosto e durerà 75 giorni.
FONTE: Peacelink