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Cyber security, i 5 attacchi informatici attribuiti alla Russia

17 giugno 2016.

Mentre la Nato decide di fare del cyber spazio il quinto dominio
operativo, la minaccia di attacchi informatici, spesso guidati dalla
mano spesso invisibile di attori statali, cresce. L’offensiva del 14
giugno condotta presumibilmente da un gruppo di hacker russi contro i
computer del Democratic National Committee (Dnc), è solo l’ultimo di una
lunga serie di attacchi che gli esperti attribuiscono alla Federazione
russa, nonostante le smentite di Mosca. 

Almeno cinque altri episodi
recenti a danno dell’Occidente, racconta il Washington Post, sarebbero
opera di pirati informatici legati al Cremlino:



1) Fuga di dati dalla Casa Bianca. Nel 2014 alcuni hacker russi si
sarebbero infiltrati in server non classificati della Casa Bianca per
ottenere informazioni sulle email scambiate tra il presidente Barack
Obama e il suo staff. Secondo quanto riportato allora dal New York
Times, gli stessi hacker si sarebbero introdotti anche nei server del
Dipartimento di Stato e, in base a quanto riferito dal segretario della
Difesa Ashton Carter, questi avrebbero avuto accesso anche ai server del
Pentagono.


2) Attacco alla centrale elettrica ucraina. Il 23 dicembre del 2015,
230mila ucraini sono rimasti al buio dopo che degli hacker di
provenienza russa hanno preso controllo di una centrale elettrica
nell’ovest del Paese, aprendo in via remota gli interruttori di circuito
e spegnendo il sistema di alimentazione della struttura. Subito le
autorità ucraine hanno puntato il dito contro la Russia, visto il suo
coinvolgimento in Crimea e il supporto ai separatisti della regione del
Donbass.


3) Attacchi DDoS in Estonia. Nel 2007 l’Estonia è stata vittima di
una prolungata e massiccia ondata di attacchi del tipo DDoS che hanno
intasato di traffico IP i computer di varie banche, agenzie governative e
media nazionali, generando una pesante interruzione di alcuni servizi
al pubblico, tra cui il prelievo di contante dai bancomat. Tallin ha poi
incolpato la Russia dell’accaduto (Usa e Nato, malgrado la
disponibilità a prestare la loro assistenza tecnica e militare al Paese
baltico, non hanno mai formalmente sostenuto le accuse).


4) Fusione all’acciaieria tedesca. Nel dicembre del 2014, l’Ufficio
federale tedesco per la sicurezza informatica ha annunciato che degli
hacker erano riusciti a penetrare nei computer di una acciaieria e
avevano preso il controllo di uno degli altoforni, impedendo ai
dipendenti di bloccare l’azione spegnendolo.


5) Intrusione informatica a TV Monde 5. La rete televisiva TvMonde 5 è
stata vittima nell’aprile del 2015 di una serie di offensive che hanno
portato alla chiusura temporanea dei 12 canali della stazione.
Nonostante gli attacchi siano stati rivendicati dal CyberCaliphate,
legato allo Stato Islamico, la polizia francese aveva sostenuto allora
che gli hacker fossero russi, in particolare gli stessi che l’anno prima
si erano infiltrati nei sistemi della Casa Bianca e qualche giorno fa
nel Dnc, i quali farebbero capo al gruppo noto come APT28, Sofacy o
Fancy Bear.

FONTE: Cyber Affairs