General

L’Europa della vergogna

di Partito Umanista Internazionale di Spagna, traduzione dallo spagnolo di Cristina Quattrone.
Ciò che, tanto per fare un esempio, sta verificandosi
coi rifugiati siriani alle frontiere dell’Europa,
 ci riempie di vergogna come cittadini in
generale e come cittadini europei in particolare: vergogna, per il fatto di
sostenere governi che non ci rappresentano e che, a ogni passo, ci danno prova di
trovarsi agli antipodi dei sentimenti, dei pensieri e delle azioni dei loro
popoli.
La solidarietà europea dev’essere dimostrata al di
fuori dei mezzi di comunicazione; bisogna trovarla nelle manifestazioni e,
soprattutto, nelle azioni concrete di aiuto come, ad esempio, le offerte ai
municipi spagnoli degli alloggi per accogliere i rifugiati che verrebbero in
Spagna da parte della cittadinanza.
Rifugiati che, tuttavia, ancora non arrivano, vittime
della “violenza burocratica”; e né arriveranno, poiché la politica di
marionette dei governanti, in perpetua genuflessione verso i poteri economici,
augurano loro tempi ancora più violenti.
Per tali governi, ciò che conta in primis sono gli
interessi economici, la borsa, “l’equilibrio e la moderazione” e tutto ciò che
è dettato dalla ragione.
Comandano degli eserciti “umanitari” verso quei paesi al
fine di fomentare guerre fratricide per lasciarci privi di ricchezze naturali,
per poi chiamarli barbari- pur facendovi affari e vendendo loro armi- e nessuno
fa nulla per salvare questa popolazione innocente da tanto orrore e sofferenza.
Finalmente, negoziano la loro fuga: pagano per partire
dal proprio paese, li si preleva dalle strade e li si vende come se avessero
vinto.
La Spagna ad esempio, batte il record della vendita di
armi all’Arabia Saudita; questo paese “civilizzato”, di cui nessuno dubita stia
sostenendo la maggior parte dei gruppi violenti che operano nella zona, nella propria
lotta verso interessi regionali; quello stesso paese in cui appena due giorni
fa, una donna veniva umiliata in un supermercato dal tipico stile europeo.
Li vediamo come un problema che bisogna levarsi dai
piedi.
Ma il problema non sono questi disperati che cercano
una via d’uscita per sé e i propri familiari, cosa che farebbe qualsiasi
persona di qualsiasi cultura e civiltà: il problema, è di noi europei che
sosteniamo governi antiumanitari, che diffondono, come pappagallini, sentimenti
come l’individualismo, l’egoismo, la ricerca di trionfo e ricchezza senza
alcuna misura, lasciando al loro passaggio solo vuoto e distruzione.
E non sarà ergendo muri che li “proteggeremo”.
Il Partito Umanista propone una massiccia azione non
violenta delle diplomazie europee basata su:
  • Il
    rifiuto dell’accordo di espulsione dei rifugiati in Turchia
  • L’immediata
    accoglienza dei rifugiati in tutto il territorio europeo
  • L’eliminazione
    della vendita di armi a paesi terzi
  • Il
    congelamento dei conti europei di quei paesi o soggetti che sostengono
    regimi autoritari
  • La
    creazione di un team politico- diplomatico di paesi colpiti per una
    risoluzione non violenta di conflitti di qualsiasi tipo tra i paesi della
    zona
In qualità di Partito Umanista, sappiamo che tali
proposte sono perfettamente fattibili e segnerebbero un punto irremovibile
molto importante nella direzione verso la creazione di un’Europa non violenta,
solidale e compassionevole, che costituirebbe un punto di riferimento nella
costruzione di un ordine mondiale davvero umano: una Nazione Umana Universale.
Nel frattempo, noi uomini e donne umanitari che viviamo
in Spagna, non riconosciamo al nostro governo, per quanto legalmente eletto, quella
levatura morale in grado di rappresentarci di fronte al resto del mondo.
Loro non ci rappresentano!