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Il bicchiere mezzo pieno. Il telefono etico.



di Davide Illarietti, buonenotizie.corriere, 12 Aprile 2016.


https://img.youtube.com/vi/oDAw7vW7H0c/0.jpg

Dire di no a
Google – e a una paga d’oro – per chiudersi in un garage a
smontare hard-disk (a gratis) non è il sogno di ogni smanettone.
Semmai l’opposto. 

Ma Dave Hakkens, olandese, 26 anni, la vede
diversamente. 

Quando dalla Silycon Valley è arrivata l’offerta
“che non si può rifiutare” – il suo progetto di uno smartphone
etico e fai-da-te in cambio di un posto in azienda – ha
rifiutato.

Il progetto di Hakkens è semplice: un
telefono modulare costruito con blocchi intercambiabili. Chiunque può
montarlo e smontarlo. 

Lo ha chiamato “Phonebloks”: nel 2013 ha
pubblicato un breve video che spiega il concetto su YouTube. 

In meno
di 24 ore è diventato virale, con oltre un milione di
visualizzazioni.

Il motivo non è (solo) la
funzionalità. Quello di Hakkens è un prodotto “buono” anche dal
punto di vista etico:
zero
sprechi e rifiuti, niente sfruttamento nella catena produttiva,
rispettoso dell’ambiente e degli uomini.

«Volevo che il mio telefono fosse al
cento per cento sostenibile – ha spiegato il 26enne in
un’intervista a Sparknews – la mia mente è piuttosto concentrata
su ciò che è meglio per il mondo, e non su ciò che mi darebbe il
massimo profitto. L’idea dunque è di mantenere il progetto aperto
e gratuito».

Il suo sito, phonebloks.com,
è diventato il quartier generale della campagna per promuovere
l’elettronica a rifiuti zero. 

Vi collaborano in open-source
volontari da tutto il mondo: entro quest’anno, lo “smartphone
etico” dovrebbe arrivare sul mercato. Hakkens intanto sta già
pensando a una nuova sfida. «Articoli per la casa fatti di plastica
riciclata – confida – E’ il futuro». 

Sarà il caso di tenerlo
d’occhio.