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Se l’educazione diventa un festival.

di
Redazione Italia, frontierenews, 25 Marzo
2016
Cooperative,
associazioni, società sportive, scout, parrocchie, centri di
aggregazione giovanili, università per gli adulti.
Uniti da un
obiettivo ambizioso: un festival che, per una settimana,
permetta ai partecipanti di riflettere e mettersi in gioco sul
tema dell’educazione.
Abbiamo
a cuore la nostra comunità e crediamo che rimettere al centro la
persona, nella sua unicità, nella sua interezza e soprattutto nella
sua dimensione relazionale sia la chiave di volta per creare un
domani migliore”, dicono gli organizzatori.
Cosa in
intende per educazione in un’epoca in cui le parole diventano
sempre più liquide? “Siamo da sempre impegnati a promuovere
un’educazione attiva, che coinvolga l’intera persona, nelle
dimensioni cognitiva, affettiva, corporea e spirituale. Un’educazione
pensata come un bene comune, perché di tutti, e quindi
necessariamente partecipata e condivisa”.
foto-ludobus-faenza

L’appuntamento
è dal 4 al 10 aprile per le strade di Faenza
Per sei
giorni la città si riempirà di installazioni creative
nell’arredo urbano, attraverso la cosiddetta “fun theory”, che
punta sullo stupore, sulla meraviglia e sul divertimento per
risvegliare il bambino che c’è dentro ad ognuno di noi e
promuovere partecipazione attiva, stimolando riflessioni fra i
cittadini. 
Il
Festival vedrà inoltre l’intreccio tra molteplici
linguaggi espressivi: workshop e laboratori nelle scuole, momenti di
formazione con insegnanti, educatori, famiglie. Ma anche
spettacoli di musica, teatro, cinema, ceramica, pittura ed eventi
ludici di piazza.
E se alla
base ci sono i valori della pace, della giustizia, della libertà
e delle solidarietà all’insegna del celebre detto africano “Per
educare un fanciullo serve un intero villaggio
”, è
interessante anche il processo in cui gli attori promotori hanno
sviluppato il progetto:  l’organizzazione è avvenuta
attraverso un percorso partecipativo – promosso dalla Cooperativa
Sociale Kaleidos
 – che ha coinvolto attivamente numerose
realtà educative del territorio di Faenza, in un processo di
progettazione condivisa dal quale sono emerse idee e proposte sia per
quanto riguarda i contenuti, sia dal punto di vista dei linguaggi e
dello stile comunicativo.
La cornice
del Festival Comunità Educante si rifà al significato
originario del termine “educare”, dal latino “ex-ducere”,
cioè “tirare fuori”, ovviamente il meglio, di quanto si trova
dentro ad ogni persona. 
Un’educazione,
quindi, non omologante, ma che sappia al contrario fare delle
differenze un valore da coltivare con cura.