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Il racconto più tradotto della letteratura africana.

di  ilpost, 31 Marzo 2016.

È una fiaba dello scrittore keniota James Ngugi, pubblicata in 32 lingue diverse nell’ultimo numero della rivista Jalada.

scrittore James Ngugi
James Ngugi. Foto di Tony Karumba/AFP/Getty Images

Una fiaba dello scrittore
keniota Ngũgĩ wa Thiong’o (noto anche come
James
Ngugi
è
diventato il racconto
 tradotto in più lingue nella storia
della letteratura africana dopo che nell’ultimo numero della
rivista
del collettivo panafricano
 
Jalada
ne sono state pubblicate 32 traduzioni.


La fiaba originale è stata scritta in
kikuyu,
una lingua keniota, e si intitola 
Ituĩka
Rĩa Mũrũngarũ: Kana Kĩrĩa Gĩtũmaga Andũ Mathiĩ Marũngiĩ
;
lo stesso Ngugi ne ha scritto la versione in inglese (si può
leggere qui),
col titolo 
The Upright
Revolution: Or Why Humans Walk Upright
,
cioè
La rivoluzione
verticale: o sul perché gli uomini camminano eretti
.
La fiaba racconta perché gli
esseri umani smisero di camminare a quattro zampe
: le
altre parti del corpo, invidiose della coordinazione di braccia e
gambe, fecero di tutto per spingerle a smettere di lavorare insieme. 

Tra le lingue in cui è
stata tradotta – non solo da esperti ma
anche da ragazzi appena diplomati – ci sono il francese,
l’arabo, l’afrikaans, l’amarico (la lingua ufficiale
dell’Etiopia), lo swahili (lingua nazionale di Tanzania, Kenya
e Uganda) e l’igbo (la lingua principale in molte città
nigeriane). 


Jalada
ha invitato anche i lettori a tradurre la fiaba nelle lingue
mancanti, come per esempio l’italiano. L’idea del collettivo è
valorizzare le 2.000 lingue del continente africano pubblicando un
racconto inedito per ognuna e traducendolo. 

Nonostante
questa ricchezza linguistica, sono pochi gli scrittori
di narrativa in lingue diverse dal francese e dall’inglese.

Ngugi, che è nato nel 1938, è
ritenuto uno dei più importanti scrittori africani viventi e nel
2014 era dato tra i favoriti al premio Nobel per la letteratura

Il suo primo romanzo (scritto in inglese) fu tradotto
in italiano nel 1975 da
Jaca
Book
con il titolo Se
ne andranno le nuvole devastatrici
;
la stessa casa editrice ha pubblicato anche la sua ultima opera
tradotta in italiano, la raccolta di scritti
Decolonizzare
la mente
(2015).