General

Artemisia: inclusione ed integrazione, il modello italiano per la Germania

di Milena Rampoldi, ProMosaik e.V. – Qui di seguito la presentazione di una bellissima iniziativa per l’inclusione vera e propria delle persone disabili con tutto il loro potenziale.
Vedi il sito di Artemisia: www.artemisiaprojekt.de

Il gruppo si incontra
periodicamente al Wale Café, una volta al mese e in genere cerchiamo in ogni
incontro di aprire il dibattito insieme ai genitori e agli operatori sul tema
della disabilità per confrontarci e capire anche le differenze dalla
metodologia italiana rispetto a quella tedesca.

Nell´ultimo incontro
abbiamo avuto l´occasione di proiettare e insieme guardare il video di Davide
Manuguerra, un progetto di danza movimento verso l’integrazione, che ha
fatto e ancora svolge a Firenze in Italia. Questo é stato naturalmente lo
spunto per il dibattito.

Nel prossimo incontro
parleremo di Mind Mapping, con la nostra collaboratrice Ilaria Fioravanti che
ha fatto un master ed è istruttrice qualificata con il metodo ThinkBuzan che ci
spiegherà come queste potrebbero essere utilizzate per aiutare lo sviluppo
cognitivo delle persone diversamente abili.

In maggio abbiamo in
programma di proiettare il film di Chiara Giorgi che fa parte del nostro gruppo
e lei sarà la curatrice di un progetto per un ciclo di film sulla disabilità
per sensibilizzare l´opinione pubblica su questa tematica.


Già dai primi incontri si
evince questa differenza di metodologia, visto che in Italia l´inclusione non è
sperimentale ma si afferma ormai già come progetto reale da 40 anni, con tutte
le difficoltà che ci sono. Noi vorremmo attraverso Artemisia affermare sempre più
la valenza dell´inclusione che non è solo relativa alle persone diversamente
abili ma a tutti coloro che partecipano alla costruzione di una società aperta
alle diversità sia fisiche-mentali ,ma anche culturali e socio economiche.

Il progetto Artemisia vuole
diventare una rete di genitori e famiglie italo tedesche su tutto il territorio
tedesco, siamo anche nella rete consiliare italiana in Germania e sul vademecum
per gli italiani a Berlino. Vogliamo organizzare corsi formativi di vario tipo
in italiano.

Ci auguriamo che questo
progetto si amplifichi con la collaborazione anche di esperti nel settore che
collaboreranno a sviluppare il progetto stesso, per diventare un interlocutore
politico anche nei confronti delle politiche Europee sul tema della disabilità
e dei diritti.