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La funzione essenziale della domanda: un’intervista con l’autore Cristiano Chiesa-Bini

di Milena Rampoldi, ProMosaik e.V. Un’intervista interessante con l’autore umanista Cristiano Chiesa-Bini sulla non-violenza e sull’importanza della domanda. Ci ha parlato anche del suo libro.
Nato a Roma il 20
Settembre del 1962, Cristiano Chiesa-Bini è impiegato presso la sede centrale
delle Poste. Ha diviso fin da adolescente i suoi studi e la sua curiosità tra
le materie classiche e quelle scientifiche fino a conoscere nel 1986 il Nuovo
Umanesimo Universalista. Cominciano così i suoi sconfinamenti nella politica,
nella comunicazione scritta e visiva  ed in tutti i campi che gli hanno
consentito di conoscere le persone a 360 gradi. Ha viaggiato molto in Italia e
nel mondo, ha organizzato eventi culturali, sportivi e di intrattenimento. Se
gli viene un’idea, tanto fa che la mette in pratica e dal 2008 concentra le sue
forze su una parola “nonviolenza” ed una data 2 Ottobre – Giornata
Internazionale della Nonviolenza”.
Milena Rampoldi: Come hai trovato la tua strada verso
l’umanesimo e che cosa significa l’umanesimo per te personalmente?
Cristiano Chiesa-Bini: Nel 1986, imbattendomi casualmente in un
tavolino informativo del Movimento Umanista, ebbi modo di mettere in pratica la
necessità interna di mettere in discussione quelle che a quel tempo ritenevo
“certezze”. Vedevo che il futuro che avevo prospettato per me non solo non mi
interessava veramente ma proprio per questo motivo non riuscivo a costruirlo…
Soffrivo di una tristezza interiore e tutti mi apparivano tristi: avrei voluto
donare loro il sorriso e forse lo desideravo per me. Il Nuovo Umanesimo si era
manifestato al momento opportuno. Questa immagine del mondo esterno ed interno
si è andata approfondendo in me e con le numerose esperienze maturate è andata
a formare come una lente che mi consente di mettere a fuoco la vita, e man mano
la visione si fa più nitida.

MR: Che cosa intendi per azione
non-violenta?
CC-B: Agire
in maniera nonviolenta è costruire nuovi modelli che non solo si oppongano alla
violenza ma che proprio non la prevedano. Un mondo nonviolento è dove si
applichi la regola aurea di ogni cultura: „tratta gli altri come vorresti
essere trattato“. In un mondo sempre più individualista c’è necessità degli altri
ma senza considerarli oggetti per il nostrobenessere, ma proprio questo
benessere è reale se è condiviso. Mai come in questo momento storico si ha
bisogno di rivoluzionare in maniera nonviolenta l’azione. Come esseri umani
siamo giunti ad un bivio: la distruzione o la vita. Ebbene la nonviolenza è la
sola risposta „utile“ alla costruzione di un mondo pacifico e condiviso
MR: Trovo centrale il seguente tuo
messaggio: Solo la sincerità con noi stessi ed …una
bella domanda, può consentirci di conoscerci e migliorarci riequilibrando le
priorità della nostra vita. Potresti spiegarlo ai nostri lettori?
CC-B: Nel mio libro parto dalla consapevolezza
che le risposte giuste sono già in nostro possesso, ma la paura inconscia di
muovere equilibri interni, anche se ci fanno soffrire, non ci consente di porci
domande che possano risultare scomode. Le domande, anche quando superiamo la
paura, diventano “accomodanti” per cercare di non farci del male. Ma anche
scappando la vita può presentarci il conto e metterci di front a queste domande
proprio quando le situazioni che stiamo vivendo ci indeboliscono ed allora le
risposte non sono poi tanto chiare. La mia ricerca è quella di trovare domande
“universali” che aiutino il lettore a tirare fuori con chiarezza le risposte di
quel momento consentendogli di verificare se gli piacciono e permettergli di
agire per trasformarle. Alle volte proprio una spinta esterna ci aiuta a
metterci in gioco.
MR: Perché’ la domanda riveste una
funzione talmente centrale nell’invenzione sempre nuova della nostra vita?
CC-B: La vita è un cammino che presenta spesso
il bisogno di superare ostacoli o affrontare incognite. C’è bisogno di
conoscere quello che siamo e quello che vogliamo essere per scegliere la strada
che, in un dato momento, consideriamo più opportuna e ci consenta di crescere e
fortificarci e per far questo cosa di meglio di …una bella domanda?
MR: Parlaci dei temi centrali del tuo
libro.
CC-B: Il mio libro è costituito da dieci
capitoli che si concludono nello scritto con una bella domanda, ma che
continuano con le riflessioni e le risposte del lettore. Le domande affrontano
temi sociali quali le relazioni, la comunicazione, il progresso, la nonviolenza
e la giustizia, e temi più esistenziali quali la domanda, la coerenza, la
solitudine, la morte e la fede… Tutti questi argomenti sono trattati
intrecciando riflessioni e racconti biografici. Ma la distinzione tra sociale
ed esistenziale vengono sfumati fino a congiungersi e ridursi in una
semplice…domanda.
Ecco il link per acquistare una copia del libro di Cristiano Chiesa-Bini:

http://www.multimage.org/libri/e-una-bella-domanda