General

Palestina aggiornamento minori – Ottocento minori arrestati in ottobre


di Antonietta Chiodo, ProMosaik e.V.
La Palestina è
oramai vissuta come una terra lontana ed immaginaria, nel silenzio della
maggior parte dei media internazionali. Ma dopo l’escalation iniziale della
fantomatica Intifada dei Coltelli i rapimenti e le uccisioni sulle strade
dell’enclave sono all’ordine del giorno. Sempre più dura la linea d’Israele che
si prepara a riconquistare i territori della Cisgiordania a favore dei coloni.
E le carceri coloniali israeliane continuano a riempirsi di bambini e di
ragazzi. Associazioni per i diritti umani tra cui ONU e UNICEF hanno prodotto
documentazioni senza fine sulle continue violazioni dei diritti umani,
soprattutto nei confronti dei bambini, ma nulla sembra purtroppo voler cambiare
anche solo inverosimilmente.
Continui aggiornamenti su arresti portano notizie in
cui la forza sionista prende e si avvale del diritto di poter agire
indisturbata, come la vicenda che ci racconta della bambina di 13 anni, Reem
Mohammad Qanbar, di Mount Scopus, agli arresti domiciliari fino a domenica
scorsa, obbligando la famiglia a pagare una cauzione di 3 mila shekel, l’interrogatorio è avvenuto come d’abitudine ancor
prima di poter avere un supporto legale o il giudizio primo della corte.
L’organo di stampa Infopal informa delle richieste
rese note dal legale di due adolescenti Jihan Erekat e Nour Istabrak trattenute
da parecchi giorni nel carcere maschile di Ashkelon in condizioni igieniche al
limite della sopportazione umana, sottolineando inorridito anche l’invasione di
insetti che popola le loro celle.

Il legale delle minorenni chiede che vengano
rispettati i diritti delle sue assistite e che al più presto avvenga il loro
trasferimento in un carcere femminile. Inoltre l’avvocato chiarisce che è loro
negato il permesso di uscire dalle loro celle e che l’alimentazione che viene
loro somministrata non è degna di una normale condizione umana. La loro cella
inoltre è confinante con quella di ragazzi israeliani che ad alta voce passano
le loro giornate facendo apprezzamenti offensivi nei loro confronti.

Autorità internazionali per il controllo dei diritti
umani hanno confermato da poche ore i dati raccolti che portano ad 800 i minori
palestinesi arrestati nel solo mese di Ottobre 2015, dichiarando che una
escalation di questo tipo è senza precedenti,
chiarendo l’estrema preoccupazione per ciò che sta
accadendo sotto gli sguardi silenziosi e sgomenti del mondo intero.
 

Nei rapporti si identifica un totale abuso della forza
nei loro confronti, chiarendo interrogatori con minacce, abusi fisici ed il
trasporto diretto in carcere dei feriti senza la minima preoccupazione della
condizione fisica degli stessi.