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Trident Juncture e le contromanifestazioni


Italia teatro
per “Trident Juncture”, ma nel silenzio dei media si preparano importanti
manifestazioni sul territorio di Antonietta
Chiodo, ProMosaik e.V. Italia.
Passata praticamente in sordina la
notizia dell’esercitazione Nato per Trident
Juncture
, presso la base del 37° Stormo dell’Aeronautica Militare a
Trapani-Birgi. Una parata a cui mancavano i salti in banchi per gridare a tutti
benvenuti nella più grande rappresentazione militare di tutti i tempi, non
manca niente, dalle armi da terra ai bombardamenti in volo pronti a sganciare
le così dette bombe intelligenti che… ultimamente stanno facendo parlare
parecchio tg e web per gli errori commessi su civili ed ospedali, vedi ad
esempio a Kunduz in Afghanistan..
Con tanto di cerimonia iniziale per ringraziare anche
la stampa presente, parata e mostra statica di tutti i mezzi utilizzati ed
anche di un elisoccorso impiegato in una finzione di recupero del personale eventualmente
bloccato a terra. Il sottosegretario italiano alla Difesa Gioacchino Alfano ha
ribadito l’importanza per la NATO di testare la propria forza di reazione
rapida (NRF – NATO Response Force). La scelta della zona di
Trapani non è stata ovviamente causale, come spesso è stato chiesto da vari
rappresentati di alzare la testa e tenere i binocoli ben puntati verso il così
detto fronte del sud, chiaramente definita la preoccupazione per un eventuale
intervento nei confronti delle provocazioni di Putin e la chiara considerazione
di fermare l’avanzamento dello Stato islamico.
I vertici Nato l’hanno definita l’azione
più imponente dopo il periodo della “Guerra Fredda”.
Trident Juncture 2015 si
svolge in due fasi ben distinte fra loro: la prima conclusasi il 16 Ottobre e
dedita a testare la fase di Comando
Controllo
dei paesi coinvolti, mentre la seconda detta Livex sarà un’esercitazione a livello tattico ed operativo.
Dichiarazione ad un’interrogazione parlamentare del
sottosegretario alla difesa Gioacchino Alfano: “la Nato prevede di impiegare,
in Italia, complessivamente 41 aeromobili (di cui 15 appartenenti a Paesi
dell’Alleanza e 26 italiani), un totale di circa 3.500 militari italiani
(schierati tra Spagna, Portogallo e Italia) e vari assetti navali in corso di
definizione”.
“L’esercitazione” – ha aggiunto il sottosegretario
Alfano – “effettuata con cadenza triennale, ogni volta con denominazione e
luoghi di svolgimento diversi, costituisce un momento di coesione fondamentale
e irrinunciabile per mantenere e, possibilmente, incrementare,
l’interoperabilità tra i 28 Paesi dell’Alleanza e con i partner. Quest’anno la
sua valenza è di particolare importanza poiché rappresenta un tangibile segno
di attenzione dell’Alleanza Atlantica verso i rischi presenti nell’area
mediterranea ed è finalizzata, infine, a dimostrare la volontà collettiva di
garantire una più ampia cornice di sicurezza ai Paesi del cosiddetto fianco
Sud”.
Secondo il dicastero di Via XX Settembre, “a livello
nazionale, il coinvolgimento prevede l’invio di elementi dell’Esercito in
Spagna, Portogallo e a Capo Teulada, di assetti aerei dell’Aeronautica presso
le basi di Trapani, Decimomannu, Pratica di Mare, Pisa, Amendola e Sigonella,
mentre per la Marina Militare saranno presenti assetti navali inclusi
nell’esercitazione nazionale Mare Aperto, collegata alla Trident Juncture
2015”. Così come ci sarà “il coinvolgimento del Comando integrato della
componente aerea (Joint Force Air Component Command – JFACC) dell’Aeronautica
militare di Poggio Renatico (Ferrara)“.

Fase livex verrà ospitata da Italia,
Spagna e Portogallo, coinvolgendo più di trentaseimila effettivi da 27 Paesi
membri della NATO e 7 partner, 230 unità, 140 velivoli e 60 mezzi navali
impiegati su 16 località dei tre Paesi ospitanti che hanno messo a disposizione
i propri territori.
Al contrario di ciò che si possa pensare i cittadini
della zona non vedono di buon occhio questa esercitazione e non accettano di
fare da campo di battaglia per eventuali esercitazioni in attesa di altri
massacri. Alcune associazioni pacifiste della zona si sono immediatamente
attivate per terminare la protesta a Marsala il 31 Ottobre con una manifestazione
a livello regionale. Questa protesta sarà inoltre anticipata da un convegno
internazionale organizzato dal Comitato italiano No Guerra No Nato, intitolata “Contro la guerra per un’Italia e
per un’Europa neutrale”, che si terrà a Roma il prossimo 26 ottobre.
Tra i
rappresentanti effettivi, indetti da “No Guerra No Nato”, vi saranno Pino
Cabras e Giulietto Chiesa. La proposta di Olivier Turquet è quella di creare
il prima possibile un cospicuo gruppo di
attivisti, blogger e giornalisti, dedito alla comunicazione tramite ogni mezzo di
informazione, dal web alla carta stampata che crei la possibilità per i
cittadini di conoscere tutta la verità.