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Erri De Luca, assolto in tribunale, ma non tra la gente

di Antonietta Chiodo, ProMosaik e.V. Italia.
Quest’oggi sul Web e sui quotidiani girano
fotografie che ritraggono lo scrittore e poeta Erri De Luca, in aula e fuori
dal palazzo di giustizia ad esultare per la sua assoluzione dall’accusa di
istigazione a delinquere nel processo per alcune interviste in cui sosteneva
che la “Tav andava sabotata”. Il pm aveva chiesto una condanna di otto mesi di
reclusione.  

Erri De Luca nasce a Napoli nel 1959, si è
sempre dedicato alla narrativa, alla poesia ed alle traduzioni, lascia la sua
città a 18 anni per seguire l’impegno politico nella sinistra extraparlamentare
ed alle lotte accanto agli operai della FIAT. Tra il 1983 e il 1984 lavora come
volontario in Tanzania, in un programma per il servizio idrico di alcuni
villaggi. Durante la guerra nei territori dell’ex Jugoslavia, negli anni ’90, è
stato autista di camion di convogli umanitari. Nella primavera del ’99 è a
Belgrado, stavolta da solo, durante i bombardamenti della Nato, per stare dalla
parte del bersaglio. Un uomo dall’immensa cultura, un amante della letteratura
e delle lingue, autodidatta nella quasi totalità della sua conoscenza, si
evidenzia sicuramente un uomo dall’elevata conoscenza sia umana che sociale
ma… parecchi dubbi evidenziati da attivisti e giornalisti sulla sua posizione
nei confronti del conflitto israelo-palestinese che gli hanno così permesso di
essere incoronato sionista anche dai numerosi attivisti sul Web.
Infiniti gli scontri di opinioni su questo
argomento, come se i NOTAV ricoprano ora un ruolo secondario. Tutti
pronti a combattere per i diritti della tutela del territorio, per i
lavoratori, per la libertà di stampa, ma una semplice vittoria per un ideale
basta a cancellare tutti i morti della Palestina?
Erri De Luca ha dimostrato di essere sensibile
ai soprusi nei confronti dei più deboli, ma non si può restare indifferenti di
fronte ad un genocidio come quello che si sta verificando in Palestina. Teniamo
rammentarvi che i bambini sono ancora oggi i primi ad essere presi di mira dai
cecchini sionisti. Secondo me De Luca dovrebbe usare la sua poesia e la sua
coerenza per cancellare le dichiarazioni sioniste pubblicamente rilasciate ed
esporsi per queste anime innocenti, non per Hamas o Fatah o chiunque altro, ma
per quei corpicini inermi che sono sicura… che anche lui non riesca a
cancellare dalla memoria.
Dopo avere visionato migliaia di immagini di
bambini maciullati e verifiche continue di dati sui minori nelle carceri
israeliane vittime di abusi e sevizie, non mi accontento della sua
determinazione in difesa della Val di Susa, perché i bambini continuano a
morire e l’umanità non può fermarsi solo in un luogo, oppure in alcuni luoghi.
Infatti la violenza è violenza, sempre ed ovunque, e non ha sfumature quando
uccide, in quanto esiste solo la violenza o la non-violenza, non più o meno
violenza. 
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