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Smaranda Vornicu – poesia romena con Sara Salone


by Sara Salone, vedi http://promosaik.blogspot.com.tr/2015/08/sara-salone-lamore-per-la-romania.html. Delle bellissime poesie della poetessa romena Smaranda Vornicu, tradotte in italiano per ProMosaik da Sara Salone. Per il dialogo interculturale attraverso la letteratura. Un’altra tappa del nostro viaggio nel mondo della bellissima e sconosciuta letteratura femminile romena.

SMARANDA VORNICU (Bucarest, 21
luglio 1965), figlia del celebre giornalista Tudor Vornicu, si é diplomata al
Liceo “George Coşbuc” e laureata alla Facoltà di Medicina e Farmacia “Carol
Davila” di Bucarest.
Dopo aver lavorato per diversi anni come odontoiatra, Smaranda
Vornicu é ora rappresentante di strumentazioni mediche e prodotti farmaceutici,
scrittrice, poetessa, blogger ed editrice free-lance per varie riviste (Avantaje, ELLE, Cosmopolitan, Life &
Style, Good Food, Estetica, La Cucina)
.
Nel 2002 ha regalato al panorama letterario romeno la splendida
raccolta “Se plîng de mine îngerii” (“Gli angeli piangono per me”, LiterNet.ro),
dalla quale sono tratte le seguenti poesie.
Profumi in cucina
(titolo originale: În bucătărie miroase)

Profumi in cucina
di biancheria
stirata e caffè.
Talvolta mi copro
gli occhi
e non sono più in
nessun luogo.
La gente mi parla
di ciò che desidera
e che aspetta,
io mi copro le
orecchie
e sono laggiù, da
un’altra parte.
Attraverso cose e
giorni
così appuntiti che
potrebbero graffiare,
io mi copro l’anima
e sono in tutto
quanto potresti essere tu.
Vi sono luoghi segreti sulla mia pelle
(titolo originale: Sunt locuri secrete pe pielea
mea)
Vi sono luoghi
segreti sulla mia pelle,
luoghi di seta e di
velluto,
dove il caldo e il
freddo non mi toccano,
dove le luci
dell’ombra non si spengono più.
Le ciocche di
capelli sono nascoste
dove il pettine del
pensiero passa a fatica,
dove talvolta
compaiono fili bianchi
che intrecciano fra
sé la corsa del tempo.
E la bocca e gli
occhi hanno zone strane,
sfumature adulte,
inspiegabili,
il mio corpo ha
bizzarre stigmate
per te, amore, al
solo toccarlo…
Scrivimi d’amore
(titolo originale: Scrie-mi ceva de dragoste)
Scrivimi d’amore,
disse lui,
magari una romanza a
buon mercato con rimpianti e autunni,
oppure un adagio più
profondo,
un blues roco e
carnale
da cantare solo di
notte.
Scrivimi d’amore,
disse lui,
forse un trattato
sulle curve del tuo corpo,
o un saggio
sull’egoismo dell’amore,
un romanzo in
fascicoli
da leggere solo di
notte.
Scrivimi d’amore,
disse lui,
qualcosa come il
tocco della lettera sulla carta,
il decollo di un
sonetto in aria,
la totale fiducia
nei sensi
da vivere solo di
notte.
Foglie rosse di edera
(titolo originale: Frunze roşii de iedere)
Foglie rosse di
edera,
il bordo delle mie
finestre ne è costellato,
dentro fa ancora
caldo,
sul tavolo c’é una
bottiglia di vino
e io ascolto senza
capire cosa dici,
vorrei scoprire se
te ne vai o resti,
mentre parli della
vita,
e io rido della
morte.
Il disegno delle
foglie punge il cielo sereno,
é un autunno troppo
invernale,
immerso nelle
stelle, come la punta del pennino,
crepita, vivo,
mutevole,
chiudo fiaccamente
un libro, non so se dobbiamo guardarci,
d’un tratto voglio
che ci vestiamo per bene,
mentre tu ridi della
vita,
e io parlo della
morte.