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L’avvenire prospettatoci da Google

di Pierric Marissal, L’Humanité, 29/07/2015
Tradotto da 
Milena Rampoldi, editato da 
Fausto Giudice,Tlaxcala

Originale: Le futur que Google nous prépare

La
società californiana, egemonica e tentacolare, è un’impresa dal potere
quasi sovrano. Ma dietro il predatore economico si cela anche un
progetto di una società ultra-individualista, basata sulla meritocrazia e
la scienza per governare l’umanità di domani.


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Eric Schmidt, presidente e direttore generale di Google, non si
presenta come un dirigente d’impresa. Non parla di affari, ma di una
rivoluzione e di una visione del mondo. Nella conclusione del suo
penultimo libro intitolato The New Digital Age si legge: “La
nostra ambizione consiste nel creare il miglior mondo possibile”. E
Google non si accontenta di parafrasare Aldous Huxley. Infatti trova
anche i mezzi del suo potere. Innanzitutto con una base economica
incredibile. Un tesoro di guerra di quasi 60 miliardi di dollari, ben
piazzato nel caldo clima delle isole Bermuda e delle risorse abissali,
generate dal monopolio quasi perfetto nel settore della pubblicità su
internet grazie a Adword ed Adsense. Ma questo settore non è che una
piccola parte della sua attività. L’impresa è spinta perpetuamente da
una logica di creazione e di conquista, perseguendo lo scopo di
espandere di continuo. Allora Google crea e distrugge a colpi
d’innovazione tecnologica. Nel corso di questi ultimi anni ha investito
somme ingenti nei settori della sanità, della robotica,
dell’intelligenza artificiale, della cultura e persino nel settore
automobilistico …



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Mettere da parte lo Stato e le sue regole come la solidarietà e la giustizia…

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