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Unser Projekt 28 – Ein Philosoph für den interkulturellen Dialog: Karl Löwith in italienischer Sprache

Dr. phil. Milena Rampoldi: Considerazioni su Karl Löwith, Vita ed opere

In quest’opera l’autrice, la Dr. phil. Milena Rampoldi,
presenta la biografia ed alcune opere del noto filosofo e critico della
filosofia occidentale Karl Löwith (1897-1973).

ProMosaik e.V. sostiene questa ricerca per il suo valore interculturale, in
quanto la filosofia promuove il dialogo interculturale.

Il filosofo tedesco di origine ebraica, nato a Monaco di Baviera quale figlio
dell’artista Wilhelm Löwith e poi vissuto in esilio in Italia, Giappone e negli
USA per fuggire dalla persecuzione degli ebrei in epoca nazista, e poi
ritornato in Germania per insegnare a Heidelberg, è conosciuto soprattutto
grazie al suo capolavoro di critica filosofica, intitolato Da Hegel a
Nietzsche.
  Secondo Löwith, il sommo filosofo tedesco G.F.W. Hegel
rappresenta la morte della filosofia occidentale, in quanto identificando 
ragione e spirito elimina qualsiasi possibilità di sviluppo ulteriore del
pensiero e della riflessione filosofica.

Per ricominciare a fare filosofia si deve riconoscere
questa morte della filosofia, ripartendo da zero, un itinerario percorso dal
grande Nietzsche che secondo Löwith non avrebbe fallito perché incapace, ma
perché il suo obiettivo era troppo elevato. Il nostro filosofo trova dunque la
soluzione del problema nell’accettazione delle contraddizioni, senza pretendere
di sintetizzare tutto.

Un altro aspetto importante nel pensiero di Löwith consiste nella sua critica
al grande maestro Martin Heidegger che accusa di essere un vero nazista. Per
Löwith il nazismo di Heidegger non sarebbe affatto un semplice incidente di
percorso, ma dipenderebbe dall’impianto stesso della sua filosofia.
Positivamente invece va valutato il rapporto di Löwith con Burckhardt.
L’aspetto che Löwith fa suo riguarda l’approccio antropocentrico alla
filosofia. Per Burckhardt l’uomo sopporta e agisce nella storia. In questo
collegamento tra dolore e azione, un aspetto che si ritrova anche nel grande
teologo Overbeck, Löwith ritrova la sua filosofia di vita all’insegna della
ponderatezza.
La vita umana per Löwith significa un essere-con. L’essere umano vive
relazionandosi con un altro, con un TU. In questo consiste l’essenza della vita
umana, un aspetto che rivaluta la persona nella sua individualità e anche la
sua azione nella storia, senza cadere nello storicismo e nella svalutazione
hegeliana dell’individualità.

Nel primo capitolo l’autrice ricostruisce la vita di Löwith in Germania e in
esilio, concentrandosi particolarmente sul rapporto di Löwith con la filosofia
zen giapponese, per poi analizzare nel seguente capitolo le opere
antropologiche dell’autore, le sue opere sulla critica della storia, il
capolavoro Von Hegel zu Nietzsche, inserendo dunque una parentesi
sull’opera Gott, Mensch und Welt.

Nel terzo ed ultimo capitolo la Dr. Rampoldi affronta poi il rapporto di Löwith
con i tre grandi filosofi Martin Heidegger, Friedrich Nietzsche e Jacob
Burckhardt, un itinerario interessante da ripercorrere oggi per ritrovare la
ponderatezza e la visione stoica della vita tanto necessarie nella nostra epoca
per non cadere nei due opposti dello storicismo e dell’individualismo
esasperato simile a quello di Max Stirner nella sua opera a circolo chiuso Der
Einzige und sein Eigentum
.

Il mondo è variopinto.
Il mondo è un grande mosaico
pieno di colori, composto di moltissimi sassi diversi collegati tra loro per
mezzo di ponti interculturali e interreligiosi.